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Assistenza sessuale per disabili: una testimonianza e una petizione

Una ragazza romana è uscita allo scoperto ed ha portato alla luce la sua attività di assistente sessuale per disabili.
A cura di Davide Falcioni
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Si chiama Debora De Angelis, ha 31 anni ed è la ragazza romana che ha deciso di rompere un tabù e rivelare chi è: assistente sessuale per ragazzi disabili. Lei si definisce "terapista del sesso" nella convinzione che tutti abbiano il diritto di godere delle gioie dell'eros, anche le persone che soffrono di gravi malattie fisiche. E d'altro canto il tema della "terapia sessuale" sembra essere molto sentito dagli italiani, visto anche il grande successo riscosso della petizione online lanciata da Max Ulivieiri, web designer disabile che in pochi mesi ha ottenuto migliaia di adesioni.

In questo tipo di terapia il rischio di un coinvolgimento emotivo da parte del disabile è però alto. "Il mio percorso da autodidatta – spiega Debora – mi ha portato a definire delle ‘regole' da rispettare: il disabile dev'essere preparato a livello psicologico, fisico, emotivo e sentimentale su cosa si potrà aspettare e cosa non deve aspettarsi dal terapista. Una persona che non si è mai espressa a livello emotivo può infatti sviluppare un interesse morboso verso chi gli dà attenzione. È necessario quindi conoscere prima la persona, capire se è emotivamente stabile e valutare caso per caso se può sostenere la terapia". In questo periodo la trentunenne ha deciso di sospendere la sua attività: "Ho deciso di fermarmi per motivi personali", spiega. Ma la sua attenzione verso i bisogni e i diritti dei disabili non si è abbassata. "Tramite il web – racconta – ho incontrato Max Ulivieri che mi ha illustrato il suo progetto per istituire la figura dell'assistente sessuale anche in Italia. Ho aderito all'iniziativa con entusiasmo".

Per Debora l'istituzione della figura dell'assistente sessuale è una sfida da vincere. "Oggi i disabili – spiega – sono assistiti solo da prostitute che però fanno sesso per lavoro. La prostituta – sottolinea Debora – agisce solo a livello sessuale, la terapista invece offre gli strumenti giusti per garantire al ragazzo una vita sessuale autonoma. La prostituta inoltre – conclude Debora – gestisce il suo corpo a seconda delle richieste del cliente, la terapista invece non può fare tutto, dalla terapia è infatti esclusa la penetrazione o il sesso orale".

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