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Assemblea Pd, Bersani: non dobbiamo avere paura delle regole

Il segretario del Partito Democratico non risparmia qualche frecciatina a Renzi sulle regole delle primarie nel suo intervento all’assemblea del partito.
A cura di Antonio Palma
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Assemblea Pd Bersani, non dobbiamo avere paura delle regole

Dopo l'inno nazionale e l'intervento della Presidente Rosy Bindi, che hanno aperto l'assemblea del Pd di oggi, il primo a parlare è stato ovviamente il segretario nazionale, Pierluigi Bersani. Un discorso complesso che ha toccato molti temi ma che alla fine ha avuto come filo conduttore l'invito alla coesione del partito e alla compostezza sulle discussioni in atto. Bersani, dopo aver augurato buon lavoro a Romano Prodi per l'incarico all'Onu,  ha lanciato alcuni temi fondamentali che dovranno essere presenti nel programma di governo della coalizione. In primis il lavoro con una proposta per affrontare, anche con una task force, i tavoli di crisi con le aziende e i lavoratori, ma anche il cambiamento dell'agenda politica del Paese, con riforme che guardino non solo ai conti pubblici. Non sono mancate ovviamente le stoccate al rivale Renzi sulle polemiche per le regole delle primarie, "sono stato veramente ferito dal leggere che qui si cambierebbero regole in corso d'opera per bloccare le primarie, questo no, qui c'è un limite a tutto" ha detto Bersani, ricordando che l'unica regola che si cambia è quella dello statuto che prevede come unico candidato il segretario, cioè un regola per aprire agli altri.

Applausi dalla platea – "Le primarie aperte sono una buona cosa, per l'Italia e per noi, Non vogliamo bloccare nulla" ha ripetuto il segretario che anche sulla registrazione dei votanti ha voluto precisare alcune cose. "E' una norma che c'è sempre stata ma non è stata applicata" ha detto Bersani che con chiaro riferimento sempre a Renzi ha ricordato che un elettore del centrodestra può cambiare idea, ma ha 21 giorni di tempo per metterla per iscritto perché "chi partecipa si prende una responsabilità, si dichiara e si registra". Applausi a scena aperta per Bersani che ha concluso affermando "non dobbiamo aver paura della parola regole. È una bella parola". La palla ora passa all'assemblea a che come ha annunciato la Bindi ha raggiunto il numero legale per eventuali deliberazioni visto che tra i 949 effettivi registrati sono 612 quelli con diritto di voto.

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