Afghanistan, attacco a residence: 14 morti, anche un cooperante italiano
Ore 11.05 – La vittima è Alessandro Abati, 48 anni – L'italiano rimasto ucciso mercoledì nell'attentato contro un ostello, a Kabul, era un cooperante. Si chiama Alessandro Abati, aveva 48 anni ed era originario della Bergamasca. L'uomo si trovava nella pensione insieme alla compagna, di origini kazake, anche lei rimasta vittima del blitz, poi rivendicato dai talebani. La Farnesina ha confermato la sua morte.
AGGIORNAMENTO – Si aggrava il bilancio delle vittime, anche un italiano morto – Sarebbero 14 i morti dell'attacco al residence di Kabul, in Afghanistan. Tra le vittime – secondo i media indiani – anche un nostro connazionale, la cui identità non è ancora nota, un cittadino statunitense e quattro indiani.
Cinque persone, fra le quali degli stranieri, sono rimaste uccise nell'attacco sferrato ieri sera da un gruppo armato contro un residence frequentato solitamente da stranieri a Kabul, capitale dell'Afghanistan. Tra le vittime un cittadino statunitense e due indiani. Lo riferisce l'agenzia di stampa Pajhwok. L'attacco, dice da parte sua il portale di notizie Khaama Press, è avvenuto vicino ad Ansari Square nel quartiere di Shahr-e-Naw. L'azione armata del commando di tre-quattro terroristi, si è conclusa con l'uccisione degli assalitori e la liberazione di oltre una cinquantina di ostaggi da parte della polizia in assetto antiterrorismo. "Si è trattato di una missione suicida compiuta da uno dei nostri mujaheddin di Logar. L'attacco è stato pianificato attentamente per colpire una festa cui partecipavano persone molto importanti e americani", si legge in un comunicato con cui i talebani hanno rivendicato la responsabilità dell'attentato.
"Cinque persone sono state uccise e altre cinque ferite – fra queste sia degli stranieri che degli afgani – nell'attacco al residence Park Palace", ha riferito il capo della polizia Abdul Rahman Rahimi, aggiungendo che altre "54 persone sono state soccorse". Sicuramente uno dei turisti uccisi era americano. Al Park Hotel, che si trova vicino i compound delle Nazioni Unite e ad un ospedale internazionale, ieri sera era in corso un festa in onore di un ospite canadese, quando c'è stata l'irruzione. All'interno, al momento dell'attacco, c'erano almeno 80-100. Lo hanno raccontato alcune delle persone evacuate. Sempre ieri, i miliziani fondamentalisti musulmani hanno anche attaccato un edificio governativo a Lashkar Gah, capoluogo della provincia di Helmand, uccidendo almeno 12 persone.