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“Volevo un posto sicuro per i buchi alle orecchie di mia figlia”: l’idea di una mamma diventa un business milionario

Un’imprenditrice e madre americana ha dato inizio al suo florido business – 75 negozi sparsi per il Paese un nutrito team di medici ed operatori – dopo aver cercato in lungo e in largo un posto sicuro e affidabile dove poter portare la figlia per i suoi primi buchi alle orecchie: “Per le bambine è un momento importante e non deve essere un’esperienza traumatica”.
A cura di Niccolò De Rosa
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Quando sua figlia le aveva chiesto di farsi i buchi alle orecchie, Louisa Schneider si era trovata davanti a un bivio: affidarsi a un contesto medico, poco accogliente per una bambina, oppure scegliere i classici negozi nei centri commerciali, spesso poco preparati e poco sicuri. Nessuna delle due opzioni le sembrava soddisfacente. Così, l'intraprendente Louisa – una laurea alla prestigiosa Columbia University e tanta esperienza nel mondo del business – ha deciso di prendere in mano la situazione e realizzare da sé uno spazio adatto alle esigenze dei più piccoli.

Da quell'idea, l'imprenditrice ha rapidamente dato vita a una catena di negozi specializzati in fori alle orecchie per bambini – ad oggi conta 75 punti sparsi per gli Stati Uniti – per permettere ad altri genitori come lei di affidarsi a professionisti preparati per i primi piercing dei propri figli.

Un gesto semplice, ma non privo di rischi

Fare i buchi alle orecchie è un’abitudine diffusa, soprattutto tra i più giovani, ma pochi genitori si soffermano a pensare che, tecnicamente, si tratta in tutto e per tutto di una procedura medica vera e propria. Per la legge italiana, infatti, non solo i minori di 14 anni possono sottoporsi alla "foratura" previo consenso dei genitori (e solo per buchi alle orecchie. Vietati gli interventi su altre parti del corpo), ma chi pratica i piercing deve anche essere in possesso di un attestato di formazione e rispettare le rigorose linee guida delineate dal Ministero della Salute. Un foro eseguito in modo non corretto o in ambienti non adeguati può infatti comportare rischi non trascurabili, come infezioni locali o sistemiche, reazioni allergiche o lesioni ai tessuti.

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Quando l’idea imprenditoriale nasce da un’esigenza personale

È in questo contesto che Louisa Schneider, ex manager nel settore della finanza, ha avuto l’intuizione di creare qualcosa di nuovo. In un recente articolo pubblicato dal sito Parents, la donna ha infatti raccontato di aver cercato invano un posto dove sua figlia potessefarsi i buchi alle orecchie in sicurezza e in un ambiente sereno, ha deciso di progettare lei stessa quello spazio.

A convincerla del tutto della bontà del progetto era stato però il confronto con le altre madri: tutte desideravano la presenza di un'infermiera durante la procedura, tutte volevano che quel momento fosse speciale, ma anche protetto. Così è nata la sua impresa, supportata non solo da operatori e operatrici competenti, ma anche da un team di medici esperti per definire protocolli rigorosi e sicuri.

Scienza e sicurezza al centro del progetto

Al cuore del progetto c’è una filosofia chiara: niente supposizioni, solo pratiche validate dalla medicina. Louisa ha riunito attorno a sé un team multidisciplinare composto da un chirurgo plastico, una pediatra e un protesista. Insieme hanno definito standard di intervento e igiene capaci di ridurre drasticamente le complicazioni post-piercing.

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"Abbiamo voluto superare le credenze popolari per costruire un approccio fondato sulle evidenze scientifiche", ha spiegato, sottolineando come il momento in cui le bambine ricevono i loro primi "veri" orecchini rappresenti un importante passaggio di crescita e consapevolezza, che dunque deve essere vissuto con serenità e in sicurezza. "Tutti ricordano il giorno in cui hanno fatto i buchi alle orecchie. Noi vogliamo che sia un bel ricordo, non un’esperienza traumatica".

Quando è il momento giusto?

Ma come capire se un bambino è pronto per affrontare questo piccolo rito di passaggio? Secondo l'esperta Louisa, un buon indicatore si manifesta quando la bambina (o il bambino) inizia a mostrare una maggiore autonomia nella cura di sé e del proprio aspetto:"Se sa lavarsi i denti da solo, può gestire anche la cura dei buchi alle orecchie".

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