“Un telefono fisso al posto del cellulare”: l’idea di una mamma per crescere i figli come negli anni Novanta

Cosa succede quando una mamma decide di crescere i propri figli come se fosse ancora il 1997? Nessun cellulare, libertà di annoiarsi, tanto gioco all’aperto e zero social. È la scelta controcorrente di Courtney, una madre americana che, stanca della pressione digitale sui più piccoli, ha deciso di regalare ai suoi figli un'infanzia "più autentica", ispirandosi ai ricordi della sua giovinezza. Un esperimento educativo diventato virale su TikTok e che ha trovato eco tra molti altri genitori, desiderosi di rallentare il ritmo e recuperare un po’ del passato.
La trovata del telefono fisso
Il punto di svolta per Courtney, mamma cresciuta negli anni Novanta che oggi cresce una bambina di dieci anni e di un bambino di otto, è arrivato quando la figlia maggiore ha cominciato a chiedere insistentemente un cellulare, come la maggior parte dei suoi amici. Courtney ha capito il disagio della bambina e il suo timore di restare l'unica "diversa" del gruppi, ma ha comunque deciso di restare ferma nella sua convinzione. Così l’intera famiglia è andata in un grande magazzino, ma invece di comprare uno smartphone, hanno scelto un telefono fisso. La reazione dei bambini? Prima incredula e poi divertita. "Registrare insieme il messaggio della segreteria è stato come tornare indietro nel tempo", ha spiegato Courtney, che poi ha pubblicato il video del momento su TikTok.

Infanzia disconnessa (almeno per ora)
Per Courtney, aver vissuto la propria infanzia durante gli anni Novanta è stato un privilegio: "Si stava fuori fino al tramonto, si parlava al telefono fisso con il filo troppo corto, e non c’era l’ansia costante dei social network", ha raccontato al sito australiano Kidspot. Per questo ha quindi deciso di trasmettere ai suoi figli quella stessa sensazione di riuscire ad assaporare il presente, giocando e ingannando la noia grazie alla propria creatività, senza bisogno di ricorrere all'intrattenimento digitale, coinvolgente ma decisamente meno stimolante. E come sottolineato dalla stesso Courtney, non si tratta solo di nostalgia, ma di una vera e propria scelta educativa: niente smartphone, niente tablet, ma spazio per la lentezza e la fantasia. "Voglio che abbiano abbastanza tempo libero da inventarsi qualcosa, che parlino davvero con le persone, che vivano la loro infanzia invece di scorrerla col dito su uno schermo", ha spiegato.
Meno schermi, più vita vera
Da quando hanno adottato uno stile di vita più "analogico", Courtney ha notato un cambiamento significativo nei suoi figli: "Costruiscono capanne, vanno a pescare, chiamano i bambini del vicinato e si inventano giochi in giardino". Non sono diventati perfetti, ma sono più presenti, creativi, legati l’uno all’altro.
Courtney ha però tenuto a precisare come il suo intento non sia ricreare in toto una genitorialità modellata sull'approccio degli anni Novanta: "Non sono d’accordo con l’idea che i bambini debbano reprimere le emozioni. Da noi si parla di salute mentale e si impara a chiedere aiuto". Il suo obiettivo non è quello di tornare indietro, ma di selezionare il meglio di quell’epoca per adattarlo al presente.