Soldi finti, multe e “sfratto” se non si paga: così una mamma educa le figlie alla responsabilità

Pagano l'affitto, le bollette e rischiano persino lo sfratto se non rispettano i termini del contratto. Non sono giovani adulti alle prese con il caro-vita, ma due bambine di appena nove anni. Succede ad Atlanta, in Georgia, dove LaToya Whitfield, madre single e imprenditrice, ha deciso di insegnare alle sue figlie il valore del denaro attraverso un gioco che ricorda molto da vicino la vita reale.
Tutto è iniziato davanti a una richiesta apparentemente innocua: le bambine volevano cenare per la seconda volta in pochi giorni in un costoso ristorante giapponese. La madre, sorpresa dalla leggerezza con cui le figlie immaginavano la gestione del denaro, ha colto l'occasione per spiegare cosa significhi guadagnare e spendere. "Una di loro mi ha detto: ‘Ma non ti hanno appena pagata?' e ho capito che era il momento di dare un segnale", ha raccontato. Da lì, l'idea di simulare affitti, bollette e persino multe per l'ordine domestico.
Stipendi, bollette e sfratto simbolico
Ogni venerdì le due ragazze ricevono una busta paga con mazzette di soldi fiti che incassano alla "banca di casa". Con quei soldi devono affrontare spese precise: 80 dollari di affitto per la stanza, 10 dollari per la corrente elettrica, 5 per il gas e altri 5 per il Wi-Fi. Se i conti non tornano, la sanzione è uno sfratto simbolico nella veranda di casa, ribattezzata "la strada". Il sistema prevede anche multe per stanze in disordine o bagni lasciati sporchi, mentre i comportamenti virtuosi vengono ricompensati con bonus: un buon voto, la capacità di risolvere un conflitto o piccoli gesti di autonomia domestica.
Come chiarito dalla stessa Whitfield, l'obiettivo di simili regole non è quello di complicare la quotidianità delle figlie, ma di responsabilizzare e fare in modo che capiscano il valore del denaro e degli sforzi necessari per guadagnarselo. "Non voglio renderlo tutto più difficile, ma piantare un seme che germoglierà quando saranno grandi e dovranno gestire davvero la loro vita", chiarisce la madre, la quale lavora nelle risorse umane di un'azienda e gestisce anche un'attività di T-shirt personalizzate, quindi conosce bene l'importanza di gestire al meglio le proprie risorse. Le bambine, intanto, sembrano dimostrare di aver colto lo spirito dell'iniziativa. Sono già capaci di cucinare, pulire da sole il bagno e monitorare i propri risultati scolastici, segno che la lezione è riuscita a superare il mero aspetto economico.
Un esperimento che fa discutere
La scelta di LaToya – raccontata su TikTok e diventando virale – non ha mancato di far discutere genitori ed educatori. In un’epoca in cui molti genitori si chiedono come preparare i figli a un futuro complesso, il suo metodo solleva un dibattito: è meglio proteggerli o abituarli fin da piccoli alle responsabilità? Da tempo gli esperti sottolineano che, se da un lato è importante che i bambini acquisiscano consapevolezza su temi come il denaro, il risparmio e l’impegno necessario per raggiungere i propri obiettivi, dall’altro un’educazione basata su sistemi di ricompensa – per esempio soldi extra in cambio di buoni voti – rischia, sul lungo periodo, di diventare controproducente, minando la motivazione, la creatività e il desiderio di migliorarsi. Whitfield però non ha dubbi sulla strada da seguire e continua a guardare avanti: "Spero che questa esperienza resti con loro per sempre. Non è solo una questione di soldi, ma di imparare a essere responsabili della propria vita".