“Smettete di sovraccaricare i figli”: l’appello di una mamma contro i troppi impegni dei bambini

Corsa a nuoto appena finite la lezioni in classe, poi via al campo da calcio, le lezioni di chitarra dopo cena e magari qualche corso di lingua nel weekend, giusto per non poltrire troppo tra compiti e ripetizioni. Per molti bambini, anche molto piccoli, la settimana tipo si trasforma spesso in una maratona di impegni. E spesso le cose non migliorano nemmeno con la chiusura della scuola, poiché mamme e papà si affannano per tenere sempre occupati i loro ragazzi con corsi estivi, campus e attività assortite. Ecco perché Mary Catherine, infermiera pediatrica e mamma, le scorse settimane ha affidato ai social un messaggio diventato rapidamente virale per invitare i genitori a "rallentare" e restituire ai figli il tempo per essere davvero bambini: "Non sovraccaricate i vostri figli".
Troppe cose da fare, troppe pressioni
Mary Catherine, non ha usato usa mezzi termini per affermare il proprio punti di vista su Instagram: "Credo fermamente che stiamo iniziando troppo presto con sport e attività organizzate". La donna parla da professionista sanitaria, ma anche da madre di due bambini piccoli. Nel suo post ha infatti raccontato come la figlia, appena in età da scuola materna, abbia diversi compagni coinvolti anche in due o tre attività settimanali. Un carico eccessivo per età così delicate.
La sua proposta è pertanto semplice quanto rivoluzionaria per molte famiglie abituate a pianificare ogni ora: limitarsi a una sola attività extracurricolare per volta. Secondo l’infermiera, la priorità dovrebbe essere data al gioco libero, spontaneo, non strutturato. Quello fatto di fantasia, costruzioni improvvisate, corse al parco o disegni sul pavimento. Un tempo non regolato da divise, tabelle o classifiche.

I rischi del sovraccarico
Il parere degli esperti conferma le sue preoccupazioni. I bambini troppo impegnati e che hanno poche possibilità di giocare liberamente tendono infatti a manifestare segni di stress cronico. Ansia, difficoltà nel sonno, dolori inspiegabili e frequenti assenze da scuola sono campanelli d’allarme sempre più comuni. Non solo: per gli esperti, il gioco libero è fondamentale anche per lo sviluppo emotivo e sociale. È attraverso il gioco che i bambini imparano a conoscere sé stessi, a gestire le emozioni, a collaborare con gli altri.
Il messaggio di Mary Catherine non è dunque un attacco alle attività extrascolastiche, ma un invito a ripensarne il senso e il peso. Non si tratta di fare meno per fare il minimo, ma di fare spazio a ciò che davvero conta: tempo per crescere, immaginare, annoiarsi, giocare. In altre parole, tempo per essere bambini.