“Se mia mamma è brutta lo sarò anche io?”: la ricerca su Google di una bambina diventa virale

Un normale controllo per monitorare l'attività online della figlia è diventato, ad anni di distanza, un contenuto virale capace di strappare un sorriso a miglia di utenti. Era il 2021 e Marissa Guzman, mamma di tre bambini di Rialto, in California, aveva deciso di dare un'occhiata al vecchio telefono di casa, quello che la figlia – che all'epoca aveva sette anni – usava per guardare video su YouTube Kids e giocare online. "Aveva molte schede aperte con giochi e pagine da colorare", ha raccontato la madre, "niente di strano, ma ho voluto comunque dare un’occhiata anche alla cronologia di Google".
All’inizio tutto sembrava nella norma, fino a quando Marissa non ha letto una domanda che l’ha lasciata di stucco: "Se la mia mamma è brutta, devo essere brutta anch'io?". Dopo qualche istante di spiazzamento, la madre non ha però potuto fare a meno di scoppiare in una fragorosa risata. Come spiegato dalla stessa Marissa, in famiglia avevano sempre cercato di insegnare ai figli a prendere le cose con leggerezza, e quella volta, era toccato a lei il compito di non prendersela troppo. La donna ha poi inviato lo screenshot alla sorella, che a sua volta l’ha spinta a raccontare la storia sui social. Solo recentemente, però, ha deciso di pubblicare il video su TikTok: in poco tempo ha superato le 600 mila visualizzazioni e centinaia di commenti divertiti.
Una domanda ingenua (ma non troppo)
Riguardando quel momento, Marissa ricorda di aver chiesto ad Alexie il motivo di quella curiosa ricerca. La risposta, come spesso accade con i bambini, è stata semplice e disarmante. "Mi ha detto che era per via delle mie rughe", ha raccontato. La bambina, evidentemente incuriosita dall’aspetto della madre, aveva pensato che Google potesse offrirle una risposta più neutra e meno rischiosa di una domanda diretta. Dietro l'ingenuità di quella frase si nasconde però la curiosità di capire, il bisogno di rassicurazione e il desiderio di esplorare il mondo anche attraverso uno schermo.
Il pubblico di TikTok ha reagito con una miscela di divertimento e tenerezza. "Il nemico è più vicino di quanto pensassi", ha scritto qualcuno scherzando, mentre un altro commento domandava a gran voce di conoscere la risposta di Google. Guzman, però, ha preferito tenere per sé l’esito della ricerca. Oggi la figlia ha undici anni e, come racconta la madre, è molto più matura e consapevole. Ma quell’episodio resta per entrambe un ricordo affettuoso e una piccola lezione familiare su come anche le domande più buffe dei bambini possano rivelare tanto sul loro modo di osservare il mondo e su quanto, a volte, valga la pena saper ridere di sé.