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Quello che i figli non dicono ai genitori: un’insegnante rivela cosa scrivono i ragazzi nei loro temi

Lori Singaraju è un’insegnante del sesto anno di scuola, che insegna letteratura inglese. Nei temi dei ragazzi trova da 15 anni le fragilità e le frustrazioni che non riescono a raccontare ai genitori ma anche l’amore che provano per loro, ha dunque deciso di condividere il tutto in un post su Facebook.
A cura di Sophia Crotti
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temi degli alunni

Lori Singaraju è un'insegnante di letteratura inglese, che segue gli studenti arrivati al sesto anno di scuola elementare (che in Italia sarebbe il primo anno di scuola media). Insegnando lettere ha un grande privilegio da 15 anni a questa parte, quello di leggere i pensieri che i suoi studenti intrappolano tra le righe dei loro temi. “Gli elaborati degli studenti mi aprono una finestra che ha libero accesso alle loro menti” ha spiegato la docente intervistata da Today.com, dopo aver postato su Facebook delle massime che è riuscita a recuperare dai quaderni dei suoi alunni.

Quello che i figli non dicono ai genitori

L’insegnante ha iniziato il suo post su Facebook cercando di tranquillizzare i genitori: “Non sono qui per farti sapere che i tuoi figli dimenticano il materiale scolastico a casa o non fanno i compiti, ma per rivelarvi quello che di loro potreste non sapere”. Quello che la docente invece ha raccontato loro è quanto i loro figli li amino ma anche quanto facciano fatica a spiegare quel che provano, prima di arrivare ad uno scontro.

L’ammirazione per i genitori

Il primo sentimento che emerge dai temi dei ragazzi è l’ammirazione che ciascuno di loro prova per i propri genitori: “I tuoi figli scrivono di te nei loro temi, ogni volta che io chiedo loro di raccontare chi ammirano o a chi sono grati. Sì hai letto bene, scrivono proprio il  tuo nome”.

L’immenso amore che i ragazzi provano per le loro mamme e i loro papà, si trasforma però anche in una forte paura di deluderli “Alcuni dei ragazzi scrivono che hanno paura di deludere le tue aspettative e di non sentirsi mai abbastanza per te”.

Lori Singaraju
Credits: Facebook di Lori Singaraju

L’insegnante ha trovato spesso nei temi un’ammirazione speciale da parte dei ragazzi, oltre che per i loro genitori, per il cibo che cucinano loro. “Quando i ragazzi dicono che la pietanza a tavola è il loro cibo preferito, si riferiscono al modo in cui lo cucini tu, non a quel cibo in generale”. Quindi, spiega l'insegnante, le lasagne, la pasta al pesto o le verdure in pastella non sono il piatto che i ragazzi ordinerebbero anche al ristorante, a meno che i cuochi non siano la loro mamma o il loro papà.

I problemi comunicativi

Emergono poi alcuni problemi comunicativi, dettati dal fatto che spesso la comunicazione tra adulti e preadolescenti è molto difficileI tuoi figli non sanno come dirti che non si possono mettere in pausa i videogame online, come pensi tu”. I ragazzi, infatti, nei loro temi scrivono che spesso i genitori li definiscono lavativi o viziati perché non vanno a gettare via la spazzatura quando i genitori glielo chiedono mentre stanno giocando al pc, ma il fatto è che interrompere la loro attività significa rinunciare a vincere quella partita.

L’insegnante specifica anche che i ragazzi non sempre dicono la verità “Ammettono di dire qualche bugia, ma è del tutto normale, tu alla loro età facevi lo stesso, tienilo sempre a mente”.

Quello che i genitori chiamano bullismo

La maestra si è dovuta spesso confrontare anche con temi delicati per i ragazzi, come il bullismo e l’aggressività che spesso mettono in atto o subiscono tra i banchi.

bulli a scuola

Il bullismo esiste e i ragazzi lo sanno bene ma spesso non è quello il termine con cui lo definiscono. In questa delicata fase della crescita improvvisamente la loro vita ruota intorno agli amici, ma i ragazzi sono ancora piccoli per riconoscere le dinamiche sociali, non controllano gli impulsi e pensano che per apparire migliori rispetto agli altri, debbano sminuire i più fragili”. La maestra spiega che è importante stare vicino ai ragazzi, ascoltandoli senza giudizio, perché hanno bisogno di sbagliare e misurarsi con ciò che le loro azioni comportano.

Dare una mano ad affrontare la scuola

I ragazzi spesso si trovano a fare dei compiti noiosi e ripetitivi, fondamentali per imparare, nei loro temi spiegano che desidererebbero un approccio più attivo da parte dei genitori. “Fingete almeno che vi interessi quello che stanno facendo, anche se sono noiosi esercizi di matematica, i ragazzi si illumineranno”.

L’altro consiglio che l'insegnante dà è di tipo più pratico “I ragazzi arrivano a scuola terrorizzati perché non sanno come aprire i lucchetti dei loro armadietti, e non vogliono fare brutta figura, insegnateglielo durante l’estate".

I consigli ai genitori

L’insegnante conclude il post scrivendo ai genitori di ricordare che anche se stanno crescendo, sono scontrosi, sempre presi dagli schermi dei loro cellulari, quei ragazzi che si affacciano alla vita adulta sono ancora dei bambini.

insegnante

Trascorrete un po’ di tempo con loro, passeggiate mentre vi raccontano dei loro amici e delle loro ossessioni, e non smettete mai di raccontare loro come eravate voi alla loro età”. I ragazzi in questa delicatissima fase della loro vita hanno bisogno di sentirsi gratificati e apprezzati, perché il loro corpo e il loro carattere cambiano prima che possano accorgersene. “Presto i vostri figli torneranno quelli di sempre. Nel frattempo dite loro che sono affascinanti, che sono intelligenti e che otterranno nella vita ciò che desiderano (non scordate anche di ricordare loro di applicare il deodorante ogni giorno) e non smettete di farlo ogni giorno della vostra vita".

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