Perché il Regno Unito ha ricordato la “regola di Martha” e in che modo può proteggere la salute dei bambini

Il National Health Service (NHS), il servizio sanitario britannico ha rilanciato in occasione della Giornata mondiale per la sicurezza dei pazienti del 17 settembre un messaggio rivolto soprattutto ai genitori: quando un bambino è ricoverato, bisogna fidarsi del proprio istinto e non avere paura di segnalare qualsiasi cambiamento che sembri preoccupante. L'appello , rilanciato dal profilo di X (il fu Twitter) dell'NHS, ha richiamato anche la cosiddetta "regola di Martha", un’iniziativa pensata proprio per prevenire i casi in cui il peggioramento delle condizioni cliniche non viene riconosciuto in tempo: "Se vostro figlio è in ospedale, fidatevi del vostro intuito e parlate con i medici se notate qualcosa che vi preoccupa", si legge nel tweet.
Cos'è la regola di Martha
La regola di Martha è un protocollo di sicurezza che consente a pazienti, familiari e personale sanitario di richiedere una valutazione rapida da parte di un team diverso da quello che ha in cura il malato, se si teme un peggioramento delle condizioni. L'obiettivo è quello di intercettare il prima possibile segni di deterioramento che, se ignorati, possono diventare fatali. "Chi conosce meglio il paziente – siano essi i genitori, i caregiver o lo stesso malato – è spesso il primo ad accorgersi che qualcosa non va", sottolinea l’NHS.
La regola si applica sia nei reparti pediatrici sia in quelli per adulti e poggia su tre pilastri: domande quotidiane rivolte al paziente sul suo stato di salute, la possibilità per il personale di chiedere un secondo parere in qualsiasi momento e la presenza di un canale di emergenza sempre attivo per familiari e caregiver.
La storia di Martha Mills
La regola prende il nome da Martha Mills, una ragazza di 13 anni morta nel 2021 a causa di una sepsi sviluppata dopo un incidente in bicicletta. Ricoverata per una lesione al pancreas, le sue condizioni peggiorarono rapidamente. I genitori segnalarono più volte ai medici la gravità dei sintomi, ma le loro preoccupazioni non furono ascoltate. Un'inchiesta successiva ha stabilito che Martha avrebbe probabilmente potuto sopravvivere se fosse stata trasferita in terapia intensiva in tempo. Da qui la decisione delle autorità sanitarie di introdurre una regola che metta al centro l’ascolto delle famiglie.
I segnali da non ignorare
Ricrdando l'importanza di seguire sempre la Martha's rule, l'NHS ha anche presentato un breve elenco di tutti quei campanelli d'allarme che i genitori potrebbero osservare durante un ricovero. Tra i principali:
- Febbre alta, sudorazione e brividi;
- Pianto insolito o diverso dal solito;
- Cambiamenti nella pelle, come pallore, eruzioni cutanee o vesciche;
- Sonnolenza anomala o difficoltà a svegliarsi;
- Irritabilità, agitazione o rifiuto di mangiare e bere;
- Respiro accelerato, con rantoli o fischi;
- Diminuzione delle urine o sangue nelle feci.
Qualsiasi variazione improvvisa che susciti preoccupazione deve essere segnalata: la voce dei genitori, ribadisce l’NHS, è uno strumento fondamentale di prevenzione.