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Perché i bambini olandesi sono i più felici al mondo? Il segreto è nella libertà che respirano ogni giorno

In Olanda i bambini si spostano in autonomia, pedalano per chilometri e vivono una libertà che altrove sembra imprudente. Ma proprio questa indipendenza, spiega una giornalista americana, sembra contribuire a renderli i più felici al mondo, insegnando loro autonomia, responsabilità e capacità di affrontare i problemi senza ansia.
A cura di Niccolò De Rosa
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C'è un’immagine che colpisce subito chi viaggia in Olanda: bambini di ogni età che pedalano da soli, chiacchierano tra amici, si fermano a un negozio o raggiungono la scuola senza un adulto al seguito. Un’immagine che per molti genitori di altri Paesi — italiani inclusi — potrebbe sembrare un'imprudenza ai limiti dell'irresponsabile. Eppure, secondo l’ultimo rapporto Unicef, i bambini olandesi sono i più felici del mondo e il motivo – oltre a un sistema scolastico funzionante e una società aperta ad accogliere e crescere i suoi giovani – sembra risedere proprio nella grande libertà di movimento concessa ai più piccoli.

A indagare questo particolare aspetto della vita nei Paesi Bassi è stata recentemente Mary Frances Ruskell, giornalista della CNN, che ha osservato con i propri occhi le particolari dinamiche delle famiglie olandesi.

Bimbi olandesi più liberi e più felici

Dopo essere andata a trovare un'amica americana che da qualche anno si è trasferita a Haarlem, un città alle porte di Amsterdam, Ruskell ha notato come i tre figli della donna, nati e cresciuti lì, fossero soliti entrare e uscire di casa liberamente per andare a scuola, giocare al parco o far visita a qualche amico. Nei Paesi Bassi è infatti del tutto normale che i bambini si muovano in autonomia per la città, pedalando con le loro biciclette anche per diversi chilometri lontano dalle proprie abitazioni. Un comportamento che a Riskell ha ricordato la propria infanzia, trascorsa a correre nei campi e a giocare per strada fino al tramonto, ma che oggi sembra decisamente lontano dalla quotidianità dei bambini e ragazzi statunitensi, i cui genitori mai permetterebbero di pedalare da soli in mezzo al traffico o attraverso quartieri dalla dubbia fama.

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Eppure, proprio questa mancanza di controllo da parte degli adulti sembra custodire il segreto per crescere figli autosufficienti e non si tratta solo di muoversi da soli, ma di sviluppare la capacità di risolvere problemi, di gestire il proprio tempo, di affrontare gli eventuali imprevisti.

Meno libertà, più ansia?

La libertà di cui godono i giovani olandesi è considerata dagli stessi abitanti del Paese un elemento fondamentale per crescere adulti responsabili e autonomi. Un modello che molti genitori di altre nazioni vorrebbero imitare, allentando il controllo sui figli e offrendo loro la possibilità di fare esperienze formative in modo più indipendente. Spesso, però, tutto questo resta un ideale difficile da realizzare, soffocato da un diffuso senso di paura e incertezza che attanaglia molti genitori occidentali. Come ha potuto verificare la stessa Ruskell consultando sondaggi e statistiche – tra cui una recente indagine del Mott Children’s Hospital del 2023, secondo cui l’84 per cento dei genitori americani ritiene importante che bambini e adolescenti abbiano tempo libero senza supervisione adulta – il problema risulta ben chiaro agli occhi degli adulti, ma il timore di esporre i figli a pericoli concreti frena ogni reale cambiamento.

bimbi bicicletta

Il problema è che proprio questa ansia — e la conseguente limitazione della libertà di movimento — potrebbe contribuire a generare ciò che i genitori temono di più, alimentando un infernale circolo vizioso che diminuisce sempre di più le possibilità per i più piccoli di giocare all'aperto, sbucciarsi le ginocchia e, perché no, persino di combinare qualche guaio e di pagarne lo scotto. La mancanza di tutte queste esperienze, spiega Ruskell, porta i ragazzi a non sviluppare ciò che gli studiosi chiamano internal locus of control, ossia la convinzione di poter gestire la propria vita e risolvere i problemi senza per forza dover ricorrere a un aiuto esterni. Tale senso di padronanza si costruisce infatti proprio da piccoli, sperimentando in modo autonomo i rischi e i meccanismi del mondo reale. Al contrario, chi non vive simili occasioni di autonomia rischia di sentirsi impotente di fronte alle difficoltà, esponendosi maggiormente al pericolo di sviluppare ansia e depressione.

Un piccolo invito a cambiare

Pur non pretendendo di dare lezioni di genitorialità Ruskell, ha voluto approfittare del racconto di quanto osservato in terra olandese per proporre un piccolo ritorno al passato, quando mamme e papà non dovevano preoccuparsi di organizzare ogni secondo della giornata dei figli e nessuno viveva con angoscia la possibilità che il proprio bambini potesse annoiarsi. "Incoraggiateli a invitare un amico. Date loro un po’ di libertà fisica" è l'invito con cui la giornalista ha concluso la sua riflessione, spronando i genitori ad approfittare dell'estate per permettere ai figli di giocare o andare da un amico senza essere accompagnati. Perché forse non si tratta solo di crescere bambini più sicuri di sé. Si tratta di crescere bambini più felici.

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