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Perché gli asili in Finlandia chiedono ai bambini di sporcarsi (ed è un bene per la salute)

In Finlandia gli asili stanno trasformando i cortili in piccoli ecosistemi boschivi – con muschi, piante e suolo di foresta negli spazi di gioco – per migliorare la salute dei bambini e insegnare il valore del contatto con la natura. Il progetto nazionale “Vahvistu” ha finora interessato una quarantina di scuole per l’infanzia e l’approccio sembra molto diverso da quello cui siamo abituati in Italia: qui i bambini sono incoraggiati a sporcarsi con la terra e a rimanera all’aria aperta anche se il tempo minaccia pioggia.
A cura di Niccolò De Rosa
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In Finlandia, dove il legame con la natura è una parte integrante della struttura sociale, la scuola dell'infanzia sta vivendo una piccola rivoluzione verde dove i bambini passano poco tempo in aula e vengono incoraggiati a sporcarsi e a giocare con la terra. Sempre più asili stanno infatti trasformando i loro cortili in spazi "selvatici", ricchi di alberi, muschio, terriccio e piante spontanee. L'obiettivo non è solo educare i bambini al rispetto dell'ambiente, ma anche rafforzarne la salute fisica e mentale attraverso il contatto diretto con la biodiversità. Il progetto, sostenuto dal Ministero finlandese dell'Ambiente, coinvolge oggi 43 scuole d'infanzia in tutto il Paese. Si chiama Vahvistu – "Rafforzati", in finlandese – e fa parte di un ampio programma di ricerca, Biodiversity Interventions for Wellbeing (BIWE), coordinato dal Natural Resources Institute Finland e dall'Università di Tampere. L'idea di fondo è riportare la natura nei luoghi dove i bambini trascorrono gran parte della giornata, per contrastare gli effetti della vita urbana e dell'eccesso di igiene tipici delle società moderne.

Due biodiversità che si incontrano

L'esperimento nasce della constatazione, sempre più condivisa dalla comunità scientifica, che la nostra salute sia profondamente connessa a quella dell'ambiente. Il corpo umano ospita centinaia di miliardi di batteri, virus e funghi che convivono con noi e regolano funzioni vitali. Quando questa biodiversità interna si riduce a causa di uno stile di vita troppo urbani e "asettico" – fin da piccoli veniamo abituati a temere i germi e a evitare di sporcarci –e questo aumenta il rischio di sviluppare disturbi come allergie, asma e malattie autoimmuni.

Crescere a stretto contatto con la Natura comporta benefici fisici e mentali
Crescere a stretto contatto con la Natura comporta benefici fisici e mentali

A tal proposito gli scienziati finlandesi parlano di due livelli di biodiversità: quella esterna, che riguarda il suolo, le piante e l'aria, e quella interna, rappresentata dai microbi che vivono nel nostro organismo. Questi due mondi non sono però separati da compartimenti stagni e la biodiversità del corpo umano sembra trarre molti benefici dall'interazione con la varietà di minuscole forme di vita che popolano l'ambiente naturale.

Il cortile che diventa una piccola foresta

Nei cortili degli asili coinvolti dalla sperimentazione, l'asfalto e la ghiaia hanno così lasciato spazio a  zolle di suolo di foresta, cespugli di mirtilli e muschio, piante aromatiche e piccole aree umide. Qui i bambini coltivano ortaggi, osservano insetti e uccelli, giocano con la terra e l'acqua, senza paura di sporcarsi. Alcuni centri hanno addirittura trapiantato porzioni di sottobosco naturale, trasformando vecchi parcheggi in veri e propri giardini brulicanti di vita vegetale. "Stiamo spostando l'attività dall'interno all'esterno", ha spiegato Marjo Välimäki-Saari, direttrice di un asilo di Helsinki, al quotidiano britannica The Guardian. "Vogliamo che i bambini imparino a conoscere la natura toccandola, sporcandosi le mani, respirandola".

A differenza di quanto si potrebbe pensare, l'obiettivo non è però solo educativo. I ricercatori vogliono capire come l'esposizione ai microbi del suolo e delle piante influisca sullo sviluppo del sistema immunitario nei primi anni di vita. Per farlo, gli studiosi analizzano campioni di pelle, saliva e sangue dei bambini, valutano la composizione del loro microbioma e monitorano l'andamento di piccole infezioni nel corso del tempo.

Sporcarsi durante un gioco aiuta i bambini a rafforzare il loro organismo
Sporcarsi durante un gioco aiuta i bambini a rafforzare il loro organismo

I risultati: più difese e meno malattie

Le prime ricerche condotte in Finlandia hanno mostrato effetti sorprendenti. In pochi mesi, i bambini che frequentavano gli asili "naturalizzati" hanno sviluppato un microbiota cutaneo (ossia l'insieme di microrganismi che vivono sulla pelle) più diversificato e un sistema immunitario più attivo rispetto ai coetanei che giocavano in cortili ricoperti di asfalto o plastica.
Nel sangue è stato riscontrato un aumento delle cellule che proteggono da disturbi autoimmuni, mentre i batteri patogeni sulla pelle – come lo streptococco – risultavano meno presenti. In più, come gli esperti sanno da tempo, lasciare i bambini all'aria aperta anche quando le temperature si abbassano o cade qualche goccia di pioggia consente ai piccoli di "allenare" il proprio sistema immunitario e allontanarsi dall'aria viziata tipica degli spazi chiusi come le aule scolastiche.

La natura come alleata della crescita

Oltre agli effetti biologici, la "rinaturalizzazione" dei cortili scolastici ha dimostrato di incidere anche sul benessere emotivo e cognitivo dei più piccoli. I ricercatori, infatti, non hanno monitorato solo la risposta immunitaria, ma anche i livelli di cortisolo – il cosiddetto "ormone dello stress" – nei capelli dei bambini, insieme a test cognitivi e questionari sullo stato d'animo. Il risultato? Giocare all’aperto, in un ambiente vivo e variabile, stimola la creatività, la capacità di concentrazione e il senso di autonomia, nonché l'attività fisica spontanea. I bambini che stanno all'aperto corrono, saltano e si muovono nello spazio per esplorarlo. Gli educatori raccontano infatti che i bambini diventano più curiosi, collaborativi e attenti a ciò che li circonda. E imparano presto che la terra, gli insetti e il fango non sono sporchi o schifosi, ma parte di un ecosistema di cui anche loro fanno parte.

Un modello che ispira l'Europa

L'esperienza finlandese sta attirando l’interesse di altri Paesi nordici e di diverse città europee. Delegazioni da Norvegia, Islanda e Danimarca hanno già visitato gli asili di Lahti e di Helsinki per capire se e come replicare il modello. Nel Regno Unito, invece, alcune scuole hanno iniziato a creare "barriere verdi" di piante e arbusti intorno ai cortili per ridurre l’inquinamento dell’aria, con risultati già evidenti sulla qualità dell'ambiente. In Finlandia, intanto, il progetto Vahvistu proseguirà fino al 2027. I ricercatori continueranno a monitorare la salute e lo sviluppo dei bambini coinvolti, nella speranza di dimostrare che la biodiversità non è solo un valore ecologico, ma una risorsa sanitaria fondamentale per la salute mentale e fisica delle future generzioni.

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