Perché dormire separati dal partner può aiutare a riposare meglio: “Non è un segnale di fragilità della coppia”

Siamo abituati a pensare al letto matrimoniale come simbolo per eccellenza di una coppia unita. Due persone che si addormentano e si risvegliano fianco a fianco, condividendo calore, sicurezza e intimità. Eppure, per molte coppie, la scelta di dormire in letti o stanze separate si sta rivelando la chiave per riposare meglio e, di riflesso, per vivere meglio la relazione. Ne ha parlato di recente sul sito The Conversation Alix Mellor, ricercatrice della Monash University (Australia), spiegando perché questa opzione non dovrebbe essere affatto vista come un fallimento o un problema di coppia ma come un possibile strumento di benessere condiviso.
Un’abitudine antica che oggi fa discutere
Dormire separati non è affatto un’idea nuova. Nei secolu, soprattutto tra la nobiltà e i ceti più elevati, avere camere da letto separate era segno di prestigio e ricchezza. Chi poteva permetterselo dimostrava così il proprio status sociale e anzi, l'idea di condividere il letto (per dormire) con qualcuno era spesso visto come qualcosa di promiscuo e poco edificante. Con il tempo, l’immagine della coppia felice si è però legata sempre di più al letto condiviso, simbolo di intimità e complicità. Oggi questa abitudine è la norma, tanto che scegliere di dormire separati è spesso guardato con sospetto, come se fosse la prova di un rapporto in crisi. Eppure, sottolinea Mellor, i motivi che spingono le coppie a rivalutare questa soluzione sono concreti e molto pratici: "Meglio parlare di separazione del sonno piuttosto che di divorzio del sonno", precisa, "perché non deve per forza essere una scelta definitiva".

Perché si sceglie di dormire separati?
I motivi sono tanti e spesso molto semplici. Una delle ragioni più comuni è che uno dei due partner disturba il sonno dell’altro, o entrambi finiscono per disturbarsi a vicenda. Succede quando ci sono orari di lavoro incompatibili (ad esempio nei turnisti), abitudini diverse (chi ama addormentarsi tardi e chi va a letto presto) o problemi come russare, parlare nel sonno o muoversi in continuazione. Anche le famiglie con bambini piccoli a volte scelgono di dormire in stanze diverse per riuscire a garantire almeno a uno dei due un sonno ristoratore. Senza dimenticare le preferenze ambientali, un tema sempre attuale soprattutto nella stagione estiva: c’è chi vuole la stanza fresca, con il ventilatore o il condizionatore acceso, e chi non sopporta gli spifferi o l'aria fredda.
I benefici di un sonno separato
Molte coppie sostengono di dormire meglio insieme. Ma gli studi che misurano la qualità del sonno in modo oggettivo, ad esempio con l'elettroencefalogramma (EEG) che registra le onde cerebrali, raccontano un’altra storia: chi condivide il letto tende ad avere un sonno più frammentato e di qualità inferiore. La questione diventa ancora più importante quando uno dei due soffre di disturbi del sonno, come l’insonnia o l’apnea notturna. In questi casi, la persona che si sveglia spesso finisce inevitabilmente per disturbare anche il partner.

Secondo la ricerca, i disturbi del sonno non si ripercuotono solo sulla salute fisica ma anche sulla qualità della relazione, come dimostrato anche da uno studio del 2023 pubblicato da un team della Villanova University. Dormire male può portare a più irritabilità, meno pazienza e persino a un calo della soddisfazione di coppia. Dormire separati, invece, può trasformarsi in un modo per ritrovare il buon umore e l’energia da dedicare l’uno all’altro.
Le resistenze (e i falsi miti)
Naturalmente non è una scelta che piace a tutti. Alcuni faticano a rinunciare al contatto fisico e al senso di protezione che deriva dal dormire accanto alla persona amata. Altri temono che la separazione notturna sia il preludio alla fine della vita sessuale di coppia. Mellor mette in guardia da questi pregiudizi: "Dormire in letti separati può significare meno occasioni spontanee di fare sesso, ma non per forza meno intimità". Al contrario, un riposo migliore può portare a più desiderio e più energia per cercarsi davvero. Alcune coppie parlano addirittura di un miglioramento della vita sessuale grazie a questo cambiamento. Per molti. però, la chiave è la flessibilità: c’è chi dorme separato nei giorni feriali e torna a condividere il letto nel weekend, o chi stabilisce delle "visiting rights", come una coppia seguita da Mellor in cui il partner passava un po' di tempo nell’altro letto prima di dormire o al mattino, creando comunque momenti di intimità.