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Natale e burnout genitoriale: perché nascondere lo stress fa male ai figli (e come evitarlo)

Lo stress delle Feste può sfiancare i genitori. Secondo uno studio, però, per non rovinare l’atmosfera molti scelgono di nascondere la fatica e reprimere le proprie emozioni, con il rischio di aumentare ulteriormente il carico mentale e, alla lunga, di compromettere persino il legame con i figli.
A cura di Niccolò De Rosa
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Le feste iniziano molto prima della Vigilia. Cominciano nelle agende da incastrare per gli incontri con i parenti, nei messaggi delle chat scolastiche, nelle liste che si allungano invece di accorciarsi. Tra recite, cene, regali da trovare e aspettative da soddisfare, il periodo che dovrebbe segnare una pausa spesso si trasforma in una prova di resistenza, soprattutto per chi ha figli.

Un nuovo studio internazionale pubblicato su Communications Psychology ha provato a capire cosa accade ai genitori quando lo stress natalizio si accumula giorno dopo giorno. I ricercatori si sono così accorti che non solo le settimane di dicembre possono far accumulare ancora più stanchezza o nervosismo, ma che tale affaticamento emotivo può influenzare il modo in cui madri e padri vivono la relazione con i figli, fino a spingerli a nascondere ciò che provano davvero. Un meccanismo silenzioso, che prende forma proprio mentre l'atmosfera tutt'intorno sembra imporre una felicità obbligatoria.

Lo studio: genitori osservati in tempo reale

Il burnout genitoriale è un concetto relativamente recente e descrive una condizione di esaurimento cronico legata in modo specifico al ruolo di genitore. Si manifesta con stanchezza profonda, distacco emotivo e una certa perdita di gratificazione nel rapporto con i figli. Studi precedenti lo hanno collegato a situazioni di depressione, conflitti di coppia e difficoltà educative, ma come hanno fatto notare gli stessi autori nella nuova ricerca, spesso ci si era basati su questionari compilati una sola volta, incapaci di cogliere le oscillazioni quotidiane dello stress.

Il periodo natalizio, con il suo carico di aspettative sociali ed emotive, rappresenta un terreno particolarmente fertile per questo tipo di affaticamento e per comprendere meglio come il burnout possa peggiorare durante le Feste, la psicologa Ziwen Teuber, dell'Università del Lussemburgo, ha guidato uno studio longitudinale che ha coinvolto 293 genitori nel Regno Unito, selezionati anche per riflettere la diversità culturale e socioeconomica del Paese.

Durante le settimane che precedevano e includevano il Natale, i partecipanti hanno ricevuto brevi questionari sullo smartphone più volte al giorno. L’obiettivo era monitorare in tempo reale livelli di stress, burnout e modalità di espressione emotiva in famiglia. "Ci interessava il periodo natalizio perché le routine cambiano, aumentano le pressioni sociali e finanziarie e i genitori sentono una forte responsabilità nel creare un Natale felice per i figli", ha spiegato Teuber.

Quando lo stress porta a mascherare le emozioni

Uno dei risultati più significativi ha riguardato il modo in cui i genitori gestiscono le proprie emozioni sotto pressione. Tra spese, corse agli acquisti e l’ansia di regalare ai figli un Natale perfetto, ogni anno molte madri e molti padri finiscono per sentirsi schiacciati dal peso dei preparativi, arrivando al 25 dicembre svuotati e stressati. Contrariamente alle aspettative iniziali della ricercatrice, però, questo sovraccarico emotivo non si traduce in "eruzioni emotive" – dirompenti ma autentiche, come pianti o grida – bensì in reazioni opposte: più i genitori si sentono esausti, più tendono a nascondere ciò che provano davvero.

"Invece di condividere le proprie emozioni, i genitori spesso le reprimono o mostrano sentimenti che non rispecchiano la realtà, come fingere entusiasmo quando si è sopraffatti", ha osservato Teuber. Una strategia che può sembrare protettiva nel breve periodo, ma che alla lunga rischia di aumentare ulteriormente il carico emotivo e impoverire la relazione con i figli. Quando i genitori nascondono sistematicamente la fatica o la frustrazione, i bambini perdono infatti l'occasione di imparare che anche le emozioni difficili fanno parte della vita e possono essere gestite. Al contrario, una comunicazione calma e adeguata all’età, come ammettere di sentirsi stanchi o sopraffatti, aiuta i figli a sviluppare competenze emotive fondamentali.

Il peso invisibile del Natale sulle madri

Un'analisi parallela degli stessi dati, pubblicata come preprint (dunque ancora da sottoporre alla revisione della comunità scientifica), non ha rilevato differenze significative nei livelli complessivi di burnout tra madri e padri. Tuttavia, era emersa una differenza importante nella distribuzione del carico mentale. Le madri risultano infatti mediamente più coinvolte nella pianificazione, nell’organizzazione e nella gestione di tutto ciò che ruota intorno al Natale.  Un lavoro spesso invisibile, fatto di liste mentali, scadenze e decisioni continue, che contribuisce ad alimentare lo stress anche quando non si traduce in azioni concrete.

Il carico mentale che ancora oggi grava più sulle spalle delle madri può accentuare gli effetti del burnout parentale
Il carico mentale che ancora oggi grava più sulle spalle delle madri può accentuare gli effetti del burnout parentale

I consigli degli esperti per prevenire il burnout natalizio

Per evitare che la parentesi delle Feste diventi una fonte di esaurimento, gli esperti invitano a ridimensionare aspettative e carichi. "Uno dei principali fattori di burnout è la pressione di realizzare il Natale perfetto", ha spiegato al The Guardian la parenting coach Anita Cleare.  Se pertanto ci si accorge di non avere il tempo di addobbare ogni centimetro della casa o di non riuscire a stare al passo con tutte le nuove tradizioni importate dal mondo anglosassone per rendere il Natale dei bambini ancora più "magico" (una su tutte l’Elfo di Natale, che ogni mattina si fa trovare dai piccoli in una posizione diversa), il consiglio dell'esperta è quello di tagliare tutto il superfluo e mantenere solo ciò che conta. Ai bambini non interessa lo sfarzo, quanto il poter passare del tempo di qualità con i loro genitori.

Tra le strategie suggerite c’è anche il riconoscimento dello stress invece di mascherarlo, la condivisione del carico organizzativo con il partner e la costruzione di piccoli momenti di recupero durante la giornata. Charles Davis III, professore di Psichiatria e Neurobiologia Comportamentale dell'Alabama University a Birmingham, ha anche suggerito sul sito di Yellowhammer News di approfittare delle Feste per ritagliarsi anche qualche momento per sé, imparando a delegare e approfittando dei momenti di calma per riposare, godersi un po' di silenzio o fare una breve passeggiata.

Infine, per evitare spiacevoli burnout nataliazi, gli psicologi ricordano la necessità di abbassare gli standard autoimposti. "Il burnout non colpisce i genitori peggiori, ma spesso quelli che si impongono ideali irrealistici", ha sottolineato, sempre al Guardian, Patrik Bogdán, dell’Università di Pécs. Accettare un Natale imperfetto, ma più sostenibile per mamme e papà, può dunque essere il primo passo per proteggerne il significato più profondo.

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