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Madre rivela il problema più grosso di fare figli dopo i 40 anni: “Non posso sopportare le chat di genitori”

La mamma londinese ha raccontato con ironia come l’aspetto più pesante di essere un genitore over-40 non sia tanto la fatica fisica o mentale, quanto l’insofferenza verso quei gruppi Whatsapp popolati da genitori ansiosi e centinaia di notifiche inutili che fanno vibrare lo smartphone ogni giorno: “Pensi sia successa un’emergenza e invece sono solo i messaggi di pronta guarigione per un raffreddore”.
A cura di Niccolò De Rosa
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Diventare genitori in età più matura è una scelta sempre più diffusa. In un contesto sociale ed economico segnato dall’incertezza, molti adulti rimandano la decisione di avere figli fino a quando non raggiungono una certa stabilità, sul piano lavorativo, finanziario e personale. Se da un lato diventare madri o padri dopo i 40 anni significa affrontare questo passo con basi più solide e una maggiore consapevolezza del proprio ruolo, dall’altro l’età più avanzata rende spesso meno disponibili ai compromessi e meno tolleranti verso le inutili perdite di tempo. Lo sa bene Sheena Amin, mamma 49enne di Londra, che in un recente video diventato su TikTok ha raccontato con ironia e schiettezza ciò che più le pesa della sua geniotorialità "tardiva"

lo racconta con ironia e schiettezza in un video diventato virale su TikTok. Il suo sfogo, che prende spunto dal caos dei gruppi WhatsApp scolastici, è stato visto oltre 300mila volte e ha dato voce a molte altre mamme nella stessa situazione: i continui (e fastidsiosi) messaggi nelle chat scolastiche.

Il delirio dei gruppi WhatsApp scolastici

"Non fate figli dopo i 40", scherza Amin nel video, commentando la valanga di notifiche inutili che ogni giorno riceve. "Timmy non sta bene e 25 mamme rispondono: ‘Guarisci presto Timmy!'", racconta esasperata. Il problema, spiega, è che chi lavora esce da una riunione, vede 79 notifiche e pensa a un'emergenza. Invece, si tratta solo di auguri di pronta guarigione per un raffreddore. "Non ce n'è davvero bisogno, per quello ci sono i messaggi privati".

Il punto, però, va ben oltre il fastidio per le notifiche. Essere genitori dopo i 40 significa anche affrontare nuove fatiche fisiche e mentali, che non sempre sono facili da affrontare. A tal proposito Amin spiega come tra la perimenopausa – ossia il periodo di transizione che precede la menopausa – il lavoro e la stanchezza di badare a un figlio sia molto più complesso tollerare quei "mini-drammi" da chat, come la ricerca spasmodica del giocattolo perduto in corridoio o le ansie per la destinazione della gita primaverile. A quest'età, racconta la donna, si ha meno pazienza per le convenzioni sociali e più bisogno di concretezza. "Hai ormai capito chi sei e non hai più voglia di fare finta che ti importi di tutto", dice con onestà.

I pro e i contro della maternità matura

Nonostante lo sfogo, Amin non ha voluto chiarire contraria alla maternità in età avanzata. Anzi, ne riconosce anche i vantaggi. Primo fra tutti, la stabilità finanziaria: "Hai lavorato e risparmiato per più di vent’anni, puoi permetterti cose che a 20 anni erano impensabili", ha dichiarato ai cronisti di Newsweek. E poi c'è l’esperienza, che aiuta a evitare i piccoli drammi del cortile scolastico e a mantenere la lucidità nelle difficoltà quotidiane. Certo, a fine giornata ci si sente sempre stanchi e spossati, ma il gioco sembra davvero valere candela, a patto ovviamente di non dover passare la serata a scrollare centinaia di messaggi privi di ogni utilità.

@sheena_tiktok76

The school whatapp chat will send you over the edge of you are over40 or in perimenopause! #parentingover40 #whatsappchat #over40 #over50 #nopatience #parenting

♬ original sound – sheena_tiktok76

Per questo inconveniente, Amin avrebbe anche una soluzione tanto semplice quanto efficace: usare i gruppi WhatsApp con buon senso. "Se qualcuno chiede: ‘Oggi c’è ginnastica?', basta che una persona risponda ‘Sì' e il discorso finisce lì", suggerisce. Niente catene di conferme inutili, niente presentazioni infinite tra genitori che poi nemmeno si salutano di persona e, soprattutto, niente immagini smielate con cuoricini o frasi motivazionali. La vita è già abbastanza difficile anche senza gattini che bevono caffè.

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