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L’esperta rivela i segreti per aiutare i figli a realizzarsi: “Fiducia illimitata anche per i sogni più pazzi”

Per accompagnare i figli verso una carriera di successo o una vita appagante, non serve ossessionarsi con i risultati o esercitare un controllo oppressivo: molto meglio sostenerli nelle loro scelte e guidarli con l’esempio, giorno dopo giorno. A dirlo è un’autrice e saggista americana che attraverso le storie di sei famiglie ha identificato i tratti comuni dietro le storie di ragazzi e ragazzi in grado di tagliare importanti traguardi.
A cura di Niccolò De Rosa
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Crescere figli capaci di realizzare grandi obiettivi, nella vita personale o professionale, è un sogno condiviso da molti genitori. Ma qual è il segreto per accompagnarli davvero verso il successo? La giornalista del New York Times Magazine, Susan Dominus, ha cercato di rispondere a questa domanda in un libro – The Family Dynamic: A Journey Into the Mystery of Sibling Success – in cui attraverso le storie di sei famiglie con figli eccezionalmente brillanti (olimpionici, scrittori, imprenditori), la scrittrice ha individuato alcune costanti nello stile educativo adottato da questi genitori. E no, non si tratta di rigide tabelle di studio, frenetiche attività extrascolastiche o continue pressioni per ottenere sempre il meglio: la chiave, sorprendentemente, va ricercata altrove.

Libertà (anche di fallire)

Per Dominus, il primo – e forse più importante – ingrediente per crescere figli determinati e sicuri di loro stessi è la fiducia. Fiducia nel fatto che i figli sappiano scegliere, anche quando le loro idee sembrano folli. Ciò significa però non solo supportare le convinzioni e i sogni dei figli, ma anche non sostituirsi a loro nella realizzazione di simili progetti (i ragazzi devono farcela da soli, senza qualcuno che faciliti troppo il loro cammino) e , soprattutto, non aver paura di un possibile fallimento. Offrire ai figli la possibilità di provare – e dunque anche di sbagliare – è il modo migliore per abituarli alle sfide della vita.

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Presenza, non controllo

Un altro tratto comune è la capacità di esserci senza invadere. I genitori descritti da Dominus non facevano "da allenatori agli allenatori", né intervenivano nella didattica scolastica. Partecipavano, sì, ma senza dirigere ogni mossa. "Erano presenti, attenti, ma non ipercoinvolti nella vita scolastica dei figli", ha osserva l’autrice. Delegavano l’insegnamento a maestri e allenatori, senza mai intromettersi e riservandosi il ruolo più importante: offrire un ambiente caldo e accogliente, dove sentirsi sempre sostenuti.

L’esempio degli adulti

Non serve dire ai figli di impegnarsi, se non lo si fa in prima persona. Dominus ha infatti notato che i genitori con figli che si sono dimostrati in grado di costruirsi una posizione di rilievo erano spesso individui fortemente motivati, impegnati nel lavoro o nel volontariato, e capaci di trasmettere ottimismo attraverso le proprie scelte. Nel sui libro, Dominus ha citato il caso di Millicent Holifield, madre di tre figli di successo, che negli anni ’50 convinse lo Stato della Florida ad aprire una scuola infermieristica per donne nere. Una delle sue figlie fu tra le prime studentesse a desegregare una scuola superiore, diventando poi una leader civica. "Quando i genitori hanno superato ostacoli, i figli interiorizzano l’idea che anche loro possono farcela", spiega Dominus.

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Il valore della comunità

Per crescere bene, i bambini hanno bisogno anche di una sana rete di relazioni, amicizie e servizi per poter coltivare i loro talenti e prosperare. Crescere in un ambiente stimolante e ricco di occasioni culturali e sociali (teatri, impianti sportivi, luoghi d'incontro e svago ecc…), può infatti nutrire la curiosità dei giovani e spronarli ad approfittare delle opportunità a loro disposizione per migliorarsi e dotarsi di tutti gli strumenti per preparare il loro futuro.

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Parlare anche dei limiti del successo

Per quanto venga spesso proposto come il fine ultimo di qualsiasi carriera o percorso di studio, successo ha un prezzo, e non sempre si tratta di un costo trascurabile. Chi raggiunge grandi risultati, spesso lo fa sacrificando qualcosa: tempo libero, relazioni, serenità. "Realizzare grandi cose richiede rinunce – può significare meno tempo per l’amore, per il riposo, per la riflessione", ha scritto Dominus. È importante, quindi, che i genitori siano onesti con i figli anche su questo aspetto, per aiutarli a costruire un’idea realistica di ciò che desiderano.

Lasciare andare le piccole ansie

Infine, Dominus invita a ridimensionare le preoccupazioni quotidiane su come educare i figli. Dormire insieme o no? Quale punizione usare? Sono decisioni importanti, certo, ma non determinanti. "Molte di queste differenze contano meno di quanto immaginiamo", ha affermato. Quello che fa davvero la differenza è la qualità della relazione: fiducia, rispetto e presenza costante. In sintesi, non esiste una formula unica per crescere figli di successo. Ma un approccio basato sull’autonomia, sull’esempio concreto, su un contesto ricco di stimoli e su un amore non soffocante sembra essere un terreno fertile per far emergere il meglio da ogni bambino, anche se non diventerà un atleta olimpico, un astronauta o un Premio Nobel.

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