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L’afa estiva riduce la fertilità degli uomini? L’esperto a Fanpage.it: “I testicoli soffrono il caldo”

Le alte temperature possono compromettere la fertilità maschile, influendo sulla produzione e qualità degli spermatozoi. Lo conferma a Fanpage.it il prof. Luigi Da Pozzo, Professore Ordinario di Urologia all’Università degli Studi di Milano Bicocca: “Il caldo è nemico della spermatogenesi”. E con il cambiamento climatico in atto, la questione meriterà sempre più attenzione da parte della scienza.
Intervista a Luigi Da Posso
Professore Ordinario di Urologia all’Università degli Studi di Milano Bicocca
A cura di Niccolò De Rosa
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L’aumento delle temperature non incide solo sul benessere generale dell’organismo, ma può avere un impatto diretto anche sulla fertilità maschile. Un’ipotesi sempre più concreta, sostenuta da alcune evidenze scientifiche e che in futuro meriterà sempre più attenzione, soprattutto alla luce dei cambiamenti climatici in corso. Con estati sempre più torride, sarà necessario approfondire le possibili ripercussioni del caldo estremo sulla salute riproduttiva maschile e, più in generale, sulla società. Lo conferma anche il professor Luigi Da Pozzo, ordinario di Urologia all’Università degli Studi di Milano Bicocca: "La domanda principale è sapere se il caldo possa interferire sulla spermatogenesi – ossia la formazione degli spermatozoi  – e quindi sulla fertilità maschile.sulla fertilità maschile. E la risposta è probabilmente sì".

Il ruolo della temperatura nella produzione di spermatozoi

La produzione di spermatozoi avviene nei testicoli, collocati nella sacca scrotale. Una posizione non casuale, spiega il professor Da Pozzo, poiché "la spermatogenesi dovrebbe avvenire a una temperatura inferiore di circa due gradi rispetto a quella corporea, che è di circa 37°C". È proprio per garantire questa condizione ottimale che i testicoli sono esterni all’addome. Il caldo atmosferico eccessivo può pertanto interferire con questo delicato equilibrio, aumentando la temperatura scrotale e ostacolando la normale produzione di spermatozoi. "Possiamo dire che i testicoli soffrono il caldo", osserva il professore con un’espressione particolarmente eloquente.

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Cosa dicono gli studi scientifici

Alcuni studi sperimentali condotti sia in Asia che in Europa (l'ultimo in ordine cronologico è stato pubblicato lo scorso maggio su BMC Public Health) hanno evidenziato una correlazione tra alte temperature e riduzione della spermatogenesi. In laboratorio, per esempio, è stato osservato che quando i testicoli sono immersi in acqua calda, la produzione di spermatozoi si riduce. Ma ci sono anche osservazioni che riguardano il caldo atmosferico: "Esistono diverse indicazioni che mostrano come l'impatto del caldo ambientale abbia a che fare con una riduzione dei parametri della fertilità", conferma Da Pozzo.

La qualità del liquido seminale viene valutata attraverso lo spermiogramma, che misura il numero di spermatozoi, la loro vitalità (cioè la capacità di movimento) e la presenza di anomalie morfologiche. Proprio questi parametri –già in declino su scala globale da decenni– sembrano essere influenzati da fattori ambientali, tra cui il caldo, lo stress e l’inquinamento.

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Effetti temporanei, ma da non sottovalutare

Secondo l’esperto, l’effetto del caldo sulla fertilità non sarebbe permanente, almeno alle nostre latitudini. "La spermatogenesi è un processo continuo e abbastanza rapido, quindi se il caldo ha un impatto, ci si attende che sia temporaneo", spiega il professore. Tuttavia, l’esposizione prolungata a temperature elevate – come accade sempre più spesso in estati lunghe e afose – potrebbe amplificare l’effetto negativo, soprattutto se combinata con altri fattori di rischio. Tuttavia, come ricorda lo stesso Da Pozzo, serviranno ancora anni di ricerche per comprendere con maggior accuratezza il rapporto tra il caldo e la salute degli spermatozoi.

Come proteggere la fertilità maschile durante l’estate

Quando ci si trova soffocati dall'afa e dalla canicola estiva, non esistono purtroppo soluzioni miracolose per refrigerarsi e impedire che il caldo influenzi i processi fisiologici dell'organismo, tuttavia alcuni piccoli accorgimenti possono contribuire a limitare il surriscaldamento testicolare. "Tutto ciò che evita l’aumento della temperatura a livello scrotale può essere efficace – chiarisce Da Pozzo – per esempio, non indossare indumenti troppo stretti o pesanti e favorire la traspirazione nella zona genitale". Anche mantenere l'ambiente fresco e arieggiato può aiutare a mantenere una temperatura corporea accettabile. Non esistono invece invece evidenze scientifiche solide che sostengano l’efficacia di bagni freddi o metodi simili per facilitare la produzione di spermatozoi.

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Altri elementi che possono interferire negativamente sulla fertilità includono l’inquinamento, l’alimentazione e lo stress. "È difficile fare una valutazione precisa – ammette il professore – perché si tratta di una funzione molto sensibile e soggetta a moltissimi fattori. Ma sicuramente il caldo è uno di questi, e con i cambiamenti climatici in atto la ricerca dovrà concentrarsi anche su questo fronte".

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