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Il papà durante la gravidanza: il (nuovo) ruolo e le emozioni fino al parto

Durante la gravidanza i papà, e i partner in generale, non sono più semplici spettatori ma figure centrali nel percorso che porta alla nascita. Accanto al sostegno pratico ed emotivo alla madre, la loro presenza incide sul benessere della famiglia e sullo sviluppo del bambino. Un vero cambio culturale ridefinisce oggi la paternità come ruolo attivo, empatico e che condivida con la controparte materna il carico mentale e pratico della genitorialità.
A cura di Niccolò De Rosa
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Diventare padre è un'esperienza profonda che comincia ben prima del parto: già dal momento in cui si apprende della gravidanza, fino al travaglio e al parto, il papà vive trasformazioni interiori, nuove responsabilità e un ruolo in evoluzione – non solo biologico ma anche psicologico e culturale. Mentre la figura della madre è da sempre considerata il cuore pulsante del racconto della gravidanza, negli ultimi decenni il ruolo paterno è diventato sempre più attivo. Oggi i padri vogliono essere più presenti e coinvolti – lo prova il fatto che negli ultimi 10 anni in Italia sono triplicati i genitori che usufruiscono del congedo di paternità – ma si tratta di una trasformazione culturale ancora in atto

In molte culture tradizionali il ruolo del padre è stato a lungo delineato – e per certi versi continua ad esserlo – come quello di protettore e motore economico della famiglia, colui che esce di casa al mattino per "portare il pane" in tavola mentre la moglie, alleva e accudisce i figli. Con il passare del tempo, però, le aspettative sociali hanno cominciato a mutare, e oggi si parla sempre più di genitorialità condivisa, di padri partecipi dalla gravidanza alla nascita del figlio.

Questa trasformazione è anche riflessa nelle evidenze scientifiche: come dimostrato da numerosi studi – uno dei più importanti riguarda l'analisi di 24 studi longitudinali ad opera di un team svedese che ha dimostrato come il coinvolgimento dei padri abbia effettivamente forti benefici sia nel benessere materno che in quello dei figli – il padre può fornire un contributo essenziale alla salute del bambino, sia da un punto di vista biologico che da quello psicologico.  Inoltre, gli stili di vita paterni – fumo, alcol, obesità, esposizione a sostanze tossiche – possono influire non solo sulla fertilità della coppia, ma anche sul peso del neonato alla nascita, sul rischio di malattie congenite e sul benessere del feto, come dimostrato da uno studio comparso sull'American Journal of Stem Cells nel 2016.

papà e neonato
Il coinvolgimento del padre comporta effetti positivi considerevoli sulla sulla stessa salute del bebè, fin da quando si trova ancora nel pancione

Dalla notizia della gravidanza al parto: il ruolo del papà

La gravidanza non è solo un percorso che coinvolge la madre, ma un vero e proprio viaggio di coppia. Per il papà, il momento in cui apprende la notizia segna l’inizio di una trasformazione che richiede consapevolezza, impegno e presenza attiva. Non si tratta soltanto di accompagnare la partner a visite ed esami, ma di assumere un ruolo di sostegno concreto e di corresponsabilità emotiva. In questa fase è fondamentale comprendere che la salute e il benessere del bambino dipendono anche dalle scelte paterne, dagli stili di vita, dalla capacità di supportare la compagna nei momenti di fatica e nelle emozioni contrastanti che caratterizzano i nove mesi.

Secondo l'Ospedale Bambino Gesù di Roma, il padre può contribuire in molti modi, diventando una presenza determinante per la serenità della madre e lo sviluppo del futuro neonato. Ecco i principali aspetti su cui concentrarsi:

  • Scoperta e condivisione: reagire alle emozioni, ascoltare la partner, comunicare apertamente. La parola “condivisione” è centrale: condividere la scoperta, le ecografie, le visite ostetriche, i dubbi, le paure. Una presenza attenta e consapevole del papà contribuisce a creare un’atmosfera positiva nella coppia.
  • Preparazione pratica: partecipare a corsi di accompagnamento alla nascita, informarsi su come sarà il travaglio e il parto, comprendere ciò che servirà per il bambino. La preparazione non è solo tecnica, ma anche emotiva.
  • Supporto alla salute: adottare stili di vita sani (niente fumo, moderare alcol, buona alimentazione), ridurre lo stress, essere presente alle visite prenatali. Le abitudini del papà possono influire sul peso alla nascita e sulla salute del neonato.
  • Supporto pratico e affettivo alla partner: essere accanto nei momenti difficili, aiutare in casa, rassicurare e sostenere. Non solo “fare”, ma ascoltare, capire, condividere emozioni.
  • Preparazione al parto: partecipare attivamente al percorso, essere pronti a sostenere la partner nel travaglio, accompagnandola nei momenti più delicati.

Emozioni e variazioni dell’umore, succede anche al papà?

Come le neo-mamme, anche i padri sperimentano oscillazioni emotive, seppure con modalità diverse. Le emozioni possono includere gioia, stupore, ma anche paura, senso di responsabilità, ansia per il futuro e vulnerabilità.

La salute mentale del padre può essere messa a dura prova dall’esperienza della genitorialità
La salute mentale del padre può essere messa a dura prova dall’esperienza della genitorialità

Molti padri alla prima esperienza possono ad esempio manifestare la volontà di prendersi cura del figlio senza delegare altri, condividendo una sorta di "desiderio di protagonismo" al fianco della madre. Per non parlare poi dei sentimenti profondi che insorgono alla vista del neonato (protezione, tenerezza, felicità). Le variazioni d’umore possono derivare da incertezza e paura sulle proprie capacità, talvolta portando ad alimentare un clima generale di stress e portare persino alla depressione post partum, un fenomeno che non riguarda solo le madri, ma colpisce circa un padre su dieci. È pertanto importante riconoscere che anche i padri possono sentirsi isolati emotivamente, anche se raramente parlano delle proprie paure o dell’umore, per reticenza culturale o per la convinzione di dover essere sempre forti.

Come cambia il rapporto con la partner durante la gravidanza

La gravidanza segna un momento di trasformazione anche nel rapporto di coppia: aspettative, comunicazione, intimità e ruoli si evolvono.

  • Comunicazione e condivisione: diventa centrale parlare di emozioni, paure e desideri.
  • Modifiche nella vita quotidiana: la partner potrebbe avere bisogno di maggiore supporto pratico e il padre può alleggerire i carichi.
  • Intimità: desiderio sessuale e affettuosità possono oscillare; la comprensione reciproca diventa essenziale.
  • Ruoli e aspettative reciproche: emerge la necessità di riequilibrare la cura, con un padre più presente.
  • Conflitto e adattamento: tensioni inevitabili possono essere superate con rispetto e dialogo, rafforzando il legame.
papà si sente in colpa
Durante la gravidanza e i primi mesi di vita dei figli, anche i padri necessitano di supporto.

I papà hanno bisogno di supporto durante la gravidanza?

Il sostegno al padre durante la gravidanza è fondamentale, anche se spesso trascurato. In questa fase, infatti, non basta fornire indicazioni pratiche: i futuri papà hanno bisogno di informazioni chiare su ciò che li attende, di corsi di accompagnamento alla nascita che li includano attivamente e di spazi dove poter esprimere dubbi ed emozioni senza sentirsi giudicati. Non di rado, infatti, vivono in silenzio ansie e timori, convinti che il loro compito sia mostrarsi forti e solidi, mentre dentro sperimentano fragilità che, come dimostrato da una recente indagine, dell'Università di Swansea, espongono i neo-papà a tassi sorprendentemente alti di suicidio.

A questo si aggiunge la necessità di supporto pratico, come una maggiore flessibilità lavorativa e la possibilità di conciliare tempi familiari e professionali. Anche le iniziative culturali e istituzionali possono avere un ruolo importante, promuovendo un modello di paternità attiva ed empatica. Superare lo stereotipo del padre spettatore silenzioso significa infatti valorizzare la sua presenza come parte integrante del percorso di gravidanza, a beneficio non solo della madre ma dell’intera famiglia.

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