Il grande sbaglio che molti genitori commettono nella routine dei figli: il parere della tata

I bambini di oggi hanno tutto, tranne quello che potrebbe servire davvero. A sottolinearlo, seppur tra le righe, è Charlotte Willis, tata britannica con anni di esperienza nel settore, che dal suo osservatorio privilegiato ha potuto cogliere le difficoltà delle famiglie moderne a trovare il giusto equilibrio tra impegni lavorativi, uso della tecnologia, attività organizzate e momenti di libertà per i piccoli di casa.
Nel corso di una recente intervista rilasciata a SkyNews 24, Charlotte ha infatti spiegato come, nonostante la grande attenzione che i genitori di oggi riservano all'educazione, ai sentimenti e alla cura dei bambini, spesso si finisca per sottovalutare l'importanza del gioco non strutturato per la crescita dei figli."I bambini imparano moltissimo dal semplice esplorare, immaginare e socializzare. Fare errori, cadere e rialzarsi, mostrare forza e resistenza nel riprovare", ha spiegato la tata. Eppure, molte mamme e molti papà continuano ad affollare le agende dei loro figli con corsi, lezioni e allenamenti sportivi, lasciando ai piccoli sempre meno spazi per giocare in libertà, anche perché quando ci si trova a casa, gran parte del tempo viene fagocitato dagli schermi di tablet e smartphone.
Schermi sì, ma con moderazione
Se da un lato il gioco libero è fondamentale, Charlotte non vuole però demonizza del tutto la tecnologia. Al contrario, la tata ha sostenuto come lo schermo possa essere perfino un alleato educativo già a partire dai due anni, purché il suo utilizzo sia "monitorato" e orientato all’apprendimento.

"Ci sono ad esempio cabali di Yoga che propongono semplici esercizi combinati a racconti adatti ai piccoli", ha spiegato. "Ciò aiuta i bambini a muoversi, concentrarsi e interessarsi a ciò che accade". Tale possibilità non deve però diventare la scusa per rinunciare ad esperienze come il gioco all'aperto, la lettura e le attività creative, che invece restano molto più preziose.
Oltre il divieto assoluto: l’approccio equilibrato
Il messaggio di Charlotte si inserisce in un dibattito più ampio sul ruolo della tecnologia nella crescita dei più piccoli. In un'epoca in cui le famiglie spesso devono confrontarsi con ritmi serrati e molteplici stimoli digitali, il rischio è quello di sostituire la scoperta spontanea con contenuti passivi. La chiave, ha sottolinea la tata, sta quindi nel trovare un equilibrio tra momenti digitali e attività pratiche, alternando lo schermo con esperienze concrete: giochi al parco, attività artistiche, lettura e tanta, tanta interazione sociale. "Non si tratta di vietare nulla, ma di usare i dispositivi con consapevolezza», conclude Charlotte. «Così i bambini imparano, crescono e sviluppano resilienza".

Dietro le quinte del lavoro di tata
Nel corso dell'intervista Charlotte Willis ha anche raccontato alcuni "segreti" della sua professione. Nel corso degli anni, Charlotte ha infatti imparato come ogni famiglia rappresenti un piccolo mondo a sé stante, con esigenze e priorità differenti. Alcune, ad esempio necessitano di supporto solo per qualche ora alla settimana, mentre altre desiderano che la tata segua bambini e genitori anche in vacanza. Niente cliché hollywoodiani però; secondo Charlotte le tate non sostituiscono h24 i genitori ("Non ho mai visto genitori distanti dai figli, di solito hanno bisogno di una tata perché altri percorsi di assistenza all'infanzia non funzionano per loro") e la loro presenza non è richiesta per forza da famiglie benestanti, ma anche da genitori impegnati che desiderano investire in cure personalizzate e costanti per i propri pargoli ("È una questione di priorità, non solo di ricchezza"). Certo, a volte tocca comunque rimboccarsi le maniche e portare a termine qualche compito ingrato: "Riordinare i giocattoli per la decima volta in un giorno è snervante, ma fa parte del gioco e vedere i bambini felici ne vale la pena".