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I segnali che indicano che tuo figlio ha delle cattive amicizie e come intervenire, secondo la psicologa

Le cattive compagnie possono essere uno spauracchio per i genitori, la terapista Cheryl Groskopf ha spiegato come individuarle senza risultare invadenti o giudicanti.
A cura di Sophia Crotti
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bambini litigano

Le cattive compagnie sono uno degli spauracchi dei genitori dal momento che, come già raccontava Alessandro Manzoni ne "I promessi sposi" quando il singolo entra a far parte della folla perde la sua capacità di autocritica e controllo, finendo per fare tutto ciò che fanno gli altri.

Così il proprio figlio, trascinato da un gruppo di pari sbagliato, potrebbe finire vittima di dinamiche violente o tossiche del gruppo o per primo comportarsi male, per tanto gli psicologi alle pagine di Parents hanno consigliato i genitori su come gestire le amicizie tossiche dei propri figli, senza risultare troppo invadenti.

Gli atteggiamenti dei figli raccontano le loro amicizie

Come rendersi conto che il proprio bambino è finito in una compagnia poco raccomandabile non è semplicissimo, dal momento che il rischio è quello di entrare con invadenza nei suoi rapporti, giudicandoli. Tuttavia la terapista Cheryl Groskopf ha spiegato alle pagine di Parents che osservare i cambiamenti nel comportamento del proprio figlio è già un campanello d'allarme lampante.

Le amicizie sbagliate o tossiche, secondo l'esperta, infatti sono caratterizzate spesso da manipolazioni, controllo, possesso e incoraggiamento a condotte sbagliate. Tutte queste pressioni, a cui il bimbo o l'adolescente viene sottoposto, causano in lui una negatività costante.

"Il bimbo potrebbe diventare molto silenzioso ed essere sempre teso, chiudersi in se stesso e allontanarsi dalle persone di cui prima si fidava, anche adulte" spiega l'esperta. Se gli atteggiamenti peggiorano quando rientra dopo essere stato a casa di un amico o in giro con un gruppo di pari, allora è, secondo la psicologa, una dimostrazione del fatto che gli amici che sta frequentando possono fargli del male.

Come parlare con i figli delle loro amicizie

Appurato che il proprio figlio si trova costretto in rapporti di amicizia negativi e asfissianti è necessario cercare di parlargli, senza però risultare invadenti o giudicanti. "Bisogna evitare, per quanto spinti dal tentativo di aiutare i propri figli, di parlare male degli amici o dell'amico in questione, dal momento che questo atteggiamento potrebbe avere un effetto boomerang" spiega Groskopf a Parents.

Il ragazzo infatti, quasi per dispetto, potrebbe avvicinarsi ancora di più alle amicizie negative. Secondo la psicologa è importante mostrarsi curiosi della vita e dei rapporti del proprio figlio, ponendogli queste domande:

  • Cosa ti piace dei tuoi amici?
  • Ti senti al sicuro quando sei con loro?
  • Se non sei d'accordo con qualcosa che dicono come ti comporti?

L'importanza di fare domande aperte e non apporre etichette agli amici dei propri figli è dettata dal fatto che la cosa davvero essenziale è aiutare il proprio bambino ad ascoltare il suo sistema d'allarme interiore, così che in quel momento e nel futuro, impari a identificare da solo le amicizie sbagliate.

Come aiutare i figli a intessere amicizie sane

Secondo la psicologa Groskopf la prima cosa da fare per insegnare ai bambini il valore dell'amicizia è essere esempio di rapporti sani, mostrandosi davanti a loro con i propri amici. È essenziale anche insegnare ai bambini i limiti che gli altri non possono valicare se lo rispettano e lo amano, sostenendo la sua autonomia in questo. "Chiedetegli apertamente perché é così triste quando rientra da scuola o da un'uscita con gli amici e se la sua salute mentale e fisica è in pericolo non esitate a chiedere aiuto a un esperto di relazioni" ha concluso Groskopf.

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