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“Ho letto il mio diario d’infanzia e ora mi sento meno in colpa come genitore”: il racconto di una mamma

Dopo aver riletto il diario scritto da bambina negli anni ’90, una madre australiana ha raccontato come questo tuffo nel passato le abbia cambiato prospettiva sulla genitorialità. Cresciuta in un clima familiare sereno, nonostante junk food, film poco adatti e orari sballati, ha capito che una volta i genitori non erano perfetti, ma riuscivano comunque a crescere figli sereni: “Siamo tutti imperfetti e va bene così”.
A cura di Niccolò De Rosa
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Immagine di repertorio
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In cerca di ispirazione per scrivere un ricordo d’infanzia da dedicare al fratello per il suo cinquantesimo compleanno, Melissa Noble, una mamma australiana, ha aperto un vecchio quaderno scritto a mano risalente agli anni Novanta, quando la donna aveva appena dieci anni. Quello che ha trovato tra quelle pagine non è solo un ritratto vivido della sua infanzia, ma anche uno specchio che riflette — con disarmante semplicità — le differenze tra il modo di essere genitori allora e oggi. Il suo racconto, pubblicato sul sito Kidspot, è subito diventato una piccola lezione sull'importanza di non affannarsi nel tentativo di essere il genitore perfetto.

"Cercavo ispirazione – ha spiegato Noble – invece ho scoperto alcune verità nascoste sullo stile educativo dei miei genitori. E ora mi sento un po' meno in colpa per le mie carenze come genitore".

Patatine, horror e orari elastici

Tra i ricordi emersi e che hanno portato Noble a riconsiderare il proprio valore come madre, uno dei più emblematici è stata la grande quantità di cibo spazzatura consumato con assoluta disinvoltura. Le pagine del diario parlano di pranzi a base di pollo fritto, cene "all you can eat" da Pizza Hut (catena di pizzerie molto nota in molti Paesi del mondo) e nessun accenno a verdure o bilanci nutrizionali. Ccon una certa ironia, Noble ha ammsso che la sua reazione iniziale è stata di sorpresa, ma anche di sollievo: "Mi ha fatto sentire meno in colpa per quando do ai miei figli fagioli e toast per cena".

Immagine di repertorio
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Anche la gestione del tempo libero era piuttosto libera: film vietati ai minori come Candyman o L'uomo senza volto rientravano nella normale programmazione familiare del venerdì sera. E quanto al "sacro" orario della nanna, oggi rigidamente osservato in molte famiglie, nel diario si legge che a dieci anni Melissa poteva restare sveglia fino alle 22.30, e in occasione dei pigiama party anche fino alle 3.30 del mattino.

I genitori perfetti non esistono

Guardando a quel passato con gli occhi di oggi, Noble non ha però giudicato con severità i suoi genitori. Al contrario, questa scoperta l'ha portata a riconosce in loro due adulti amorevoli che sono stati in grado di crescere figli sereni anche senza tutte le nozioni di pedagogia e i consigli degli esperti a disposizione delle madri e dei padri di oggi. "Erano tempi diversi, forse un po’ più rilassati". Leggere il suo vecchio diario ha quindi aiutato Noble a rimettere in prospettiva le sue stesse preoccupazioni da madre. Nell’epoca dei social e dei confronti continui, dove ogni genitore si sente sotto osservazione, l’ansia da prestazione rischia di far perdere di vista ciò che conta davvero: il benessere emotivo dei figli. "Alla fine, ciò che importa è che i bambini sappiano di essere amati", ha concluso Melissa. "E io, crescendo, l’ho sempre saputo. Anche con KFC e film horror".

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