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Foto del primo giorno di scuola: i consigli degli esperti per proteggere i bambini online

Il ritorno a scuola è un momento che molte famiglie amano immortalare e condividere online. Ma dietro le foto dei bambini si nascondono rischi per la loro sicurezza digitale. Il britannico National Society for the Prevention of Cruelty to Children ha pertanto invitato a prestare la massima attenzione, controllando le impostazioni di privacy ed evitando di fornire informazioni sensibili.
A cura di Niccolò De Rosa
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Il primo giorno di scuola è un rito che tante famiglie amano immortalare con foto e video, per poi condividerli con amici e parenti. Ma dietro a un gesto all'apparenza innocuo si nascondono rischi legati alla sicurezza online dei più piccoli. Per questo il National Society for the Prevention of Cruelty to Children (NSPCC), storica associazione britannica per la protezione dell’infanzia, ha diffuso una serie di consigli pratici per ridurre i pericoli senza rinunciare al piacere di conservare i ricordi. Le buone pratiche, analoghe a quelle evidenziate dal vademecum "Scuola a scuola di privacy", stilato nel 2023 dal nostro Garante per la Privacy, rappresentano un piccolo elenco di abitudini corrette che, oltre a tutelare la sicurezza e l'identità digitale dei piccoli, può insegnare ai ragazzi un approccio più consapevole alle complesse dinamiche del mondo online.

Attenzione alle impostazioni di privacy

Il primo passo riguarda i social network. Ogni piattaforma ha opzioni diverse, ma è fondamentale conoscerle e impostarle con cura. Un profilo privato limita la visibilità ai soli follower, ma non elimina la possibilità che i contenuti vengano ricondivisi. L’associazione invita quindi a controllare regolarmente la lista di amici e follower, rimuovendo chi non si conosce o non ispira fiducia. "Le impostazioni di privacy possono fare la differenza tra un contenuto protetto e uno accessibile a chiunque", hanno ricordato gli esperti.

  • Evitare chiari riferimenti alla scuola: un dettaglio spesso trascurato è la presenza di informazioni che permettono di identificare l'istituto frequentato dai bambini. Loghi sulla divisa, cartelli all'ingresso, geolocalizzazioni o hashtag con il nome della scuola possono facilitare l'individuazione dei luoghi che i minori frequentano. Per ridurre i rischi basta un po’'di attenzione: sfocare i simboli, evitare tag e didascalie troppo precise.
  • Attenzione all'intelligenza artificiale: un altro pericolo crescente è legato all'uso dell'intelligenza artificiale. Le immagini condivise online possono infatti essere manipolate per creare contenuti falsi o addirittura dannosi. "Alcuni strumenti di AI sono stati utilizzati per generare materiale offensivo o per tentativi di ricatto", avverte l'NSPCC. In questi casi, la raccomandazione è chiara: non interagire con i malintenzionati e segnalare immediatamente l'accaduto alle autorità o a canali di supporto dedicati.
  • Il consenso dei bambini conta: anche il rispetto della volontà dei figli è centrale. Prima di pubblicare una foto, è importante chiedere se sono d'accordo, anche perché cominciano ragionevolmente ad avere un'età in cui riescono a rendersi conto della situazione. Un gesto semplice che insegna loro il valore del consenso e dell'educazione digitale. Questo vale a maggior ragione quando nello scatto compaiono altri bambini: prima di condividere, è bene chiedere l'autorizzazione ai genitori o ai tutori.

Insomma, come ricordano gli esperti di privacy, scattare e conservare le foto del ritorno a scuola resta un modo tenero per celebrare un passaggio importante. Tuttavia, la leggerezza del momento non deve far dimenticare che un'immagine online può viaggiare ben oltre la cerchia di amici e parenti. Con pochi accorgimenti è possibile mantenere intatto il valore affettivo di quei ricordi, riducendo al minimo i rischi per la sicurezza dei più piccoli.

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