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Fare volontariato e attività di gruppo dopo la scuola aiuta a crescere figli più altruisti: lo studio

Lo studio della Rutgers University conferma ciò che molti genitori hanno sperimentato sulla propria pelle: le attività extracurriculari non servono solo a riempire il tempo libero o a migliorare il curriculum scolastico. Partecipare a esperienze che favoriscono la collaborazione, la creatività e il contatto con chi ha bisogno prepara infatti i ragazzi a diventare adulti non solo competenti, ma anche più empatici, generosi e responsabili.
A cura di Niccolò De Rosa
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Le attività extracurriculari a scuola non sono solo un passatempo: possono davvero formare il carattere dei ragazzi e prepararli a essere adulti più attenti agli altri. Una recente ricerca condotta dalla Rutgers University, New Jersey, ha dimostrato come gli studenti coinvolti in attività come volontariato, gruppi artistici, sport o altri hobby strutturati (che richiedono cioè costanza e impegno nel tempo) tendono a sviluppare maggiori capacità di empatia e generosità rispetto ai coetanei che occupano in altro modo il loro tempo libero.

Gli studenti che scelgono di partecipare a attività extracurriculari, infatti, non imparano soltanto nuove abilità o aumentano la loro autostima: secondo lo studio, sono anche quasi il doppio più propensi a compiere atti altruistici, come aiutare persone in difficoltà, soprattutto nei momenti di crisi, come la pandemia. "Sappiamo già che le attività extracurriculari fanno bene ai giovani", ha spiegato Chien-Chung Huang, associato alla Rutgers University e principale autore dello studio. "Ma ciò che fino ad ora era poco esplorato è se queste esperienze possano anche incoraggiare i ragazzi a guardare oltre sé stessi e aiutare gli altri».

Non tutte le attività sono uguali

In seguito alle loro osservazioni, gli studiosi hanno stabilito che il tipo di attività svolta risulta spesso determinante nel modellare le abilità sociali dei ragazzi. Il volontariato, per esempio, sembra esercitare l'impatto più forte, stimolando comportamenti che spaziano dall'aiuto pratico al supporto emotivo. Ma anche frequentare gruppi di interesse comune e attività artistiche come il teatro o il coro aumentano la disponibilità dei ragazzi a dare una mano al prossimo. Lo sport, invece, sembra avere effetti più limitati. "I risultati nello sport ci hanno sorpreso – ha ammesso Huang – perché, sebbene insegni valori importanti, il focus competitivo potrebbe ridurre la connessione con il servizio alla comunità e con l’empatia, a meno che questi elementi non vengano introdotti intenzionalmente".

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Scegliere le attività giuste

Come capire quali attività aiutano davvero a sviluppare empatia e responsabilità sociale? Secondo Huang, la chiave è puntare su esperienze che favoriscano il contatto con gli altri e la collaborazione. "Il volontariato è in cima alla lista, ma anche le attività aggreganti come fare il rappresentate di classe, prendere parte a un'orchestra o coro, e persino hobby collettivi aiutano a costruire empatia e senso di responsabilità".

Non tutti i ragazzi, però, sono naturalmente portati al volontariato. "Ciò che conta è trovare attività che piacciano e che permettano di sviluppare le stesse competenze. Anche hobby creativi o attività di gruppo possono nutrire empatia e responsabilità", ha sottolineato Huang.  Per gli appassionati di sport, poi, gli esperti propongono una soluzione semplice: combinare attività sportive con (poche) iniziative di servizio alla comunità, come eventi di beneficenza o progetti sociali con la squadra. "Programmi che uniscono sport e volontariato stanno diventando sempre più comuni e possono avere un impatto molto potente, perché gli atleti spesso sono modelli di riferimento per i più giovani", spiega l’esperto. Attenzione però a non affollare troppo l'agenda dei ragazzi: per i giovani è fondamentale anche mantenere degli spazi "vuoti" da dedicare al riposo o allo svago libero.

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La crescita comincia in famiglia

A latere delle osservazioni sullo studio, Huang e il suo team hanno ricordato come il percorso per sviluppare l'empatia dei futuri adulti non debba necessariamente attendere l'adolescenza. Anzi, soprattutto nei bambini più piccoli, osservare i genitori impegnati in attività di aiuto può avere effetti duraturi. L’esempio concreto di adulti attenti agli altri insegna ai più piccoli a considerare le esigenze della comunità e a sviluppare un atteggiamento altruista che può crescere con loro.

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