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É giusto controllare il telefono dei figli se si sospetta che qualcosa non va? Il parere della psicoterapeuta

Si può spiare il cellulare del proprio figlio adolescente a fin di bene o si rischia di distruggere per sempre il rapporto di fiducia costruito? Una psicoterapeuta infantile ha risposto a questo dilemma.
A cura di Sophia Crotti
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mamma spia la figlia

I ragazzi trascorrono molte ore al giorno sui propri dispositivi digitali. Quei cellulari, con costante accesso a internet e ai social network, diventano il loro mondo, fatto di amici, punti virtuali di ritrovo ma anche di malintenzionati e limiti che spesso non rispettano.

Una madre ha raccontato di aver deciso di spiare il cellulare della figlia, dopo averla vista cambiare lentamente, giorno dopo giorno e soprattutto, rabbuiarsi quando era online. Dopo aver scoperto che il dolore della figlia proveniva proprio da quelle conversazioni si è però domandata se fosse giusto rivelarle di aver infranto la sua privacy. A darle una risposta alle pagine dell'Huffpost è stata la psicoterapeuta infantile Catherine Knibbs esperta in traumi causati dal web.

La storia di una mamma preoccupata

Una mamma, che ha voluto rimanere anonima, ha raccontato alle pagine dell'Huffpost di aver osservato giorno dopo giorno sua figlia cambiare nell'umore e nelle abitudini: "Si è molto isolata, stava sempre e solo sul telefono e appena io o suo padre le chiedevamo spiegazioni tendeva a chiudersi a riccio".

La preoccupazione legata ai silenzi della figlia ha portato la donna a decidere di spiare il contenuto del suo cellulare, così facendo si è imbattuta in una lunga conversazione tra la figlia adolescente e un uomo di più di trent'anni. "C'erano lunghe discussioni emotivamente intense, che avvenivano a tarda notte, mentre noi pensavamo che lei dormisse già da tempo" spiega la donna alla testata. Dopo aver scoperto la causa della stranezza di sua figlia la donna ha iniziato a non darsi pace, come poteva dirle di aver guardato il suo telefonino e iniziare ad affrontare con lei una discussione su ciò che accadeva online, senza ledere per sempre il rapporto di fiducia che intercorreva tra loro due.

Protezione o invasione della privacy? Il parere della psicoterapeuta

La psicoterapeuta infantile Catherine Knibbs ha spiegato alle pagine dell'Huffpost come agire quando si sospetta che il proprio figlio minore o adolescente sia stato adescato online o abbia dei comportamenti scorretti sulle piattaforme digitali.

  1. Fai pace con le tue emozioni: l'esperta spiega ai genitori di non farsi delle colpe per quanto sta accadendo al proprio figlio, per quanto complesso, non bisogna focalizzarsi su se stessi ma sul ragazzo.
  2. Parla con tuo figlio ma in maniera aperta: secondo l'esperta prima di spiare i dispositivi del proprio figlio se qualcosa non va è bene parlare con lui degli amici in rete o del suo uso smodato del cellulare. Tuttavia, secondo l'esperta bisogna essere preparati alla sua chiusura e alla sua rabbia. In generale è bene porre delle domande aperte al proprio figlio per capire come si comporta online e se ne conosce i pericoli.
  3. Qualsiasi limite non spiegato verrà raggirato: secondo l'esperta è normale che i figli provino a raggirare il parental control o i limiti orari del telefono se vengono imposti loro senza alcuna spiegazione
  4. Screenshot e polizia: Se si è molto preoccupati per ciò che accade in rete al proprio figlio è bene, per proteggerlo, contravvenire alla sua privacy e se si trovano immagini compromettenti, fare screen da girare alla polizia.
  5. Chiedi aiuto: "Sarà un momento difficilissimo, ma dopo la tempesta tornerà a splendere il sole, per ricostruire il rapporto con tuo figlio cerca di offrirgli la possibilità e di offrirla a te stesso di parlare con uno specialista".
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