Doudou, cos’è e perché è utile usarlo con i neonati

Quando si prepara l’arrivo di un neonato, la lista degli indispensabili sembra non finire mai: body in cotone, tutine, pannolini, prodotti per l’igiene, biberon, carrozzina, lettino. Tra i tanti oggetti che riempiono la cameretta e il corredino del bebè, c’è anche un piccolo accessorio dal nome curioso che negli ultimi anni ha conquistato molti genitori: il doudou. Tenero, soffice e spesso profumato di mamma, il doudou non è un semplice peluche, ma un oggetto pensato per accompagnare il neonato nei suoi primi mesi di vita, offrendo conforto e sicurezza.
Cos’è e a cosa serve il Doudou per un neonato
Il doudou è un incrocio tra un pupazzetto e una copertina. Morbido e facilmente maneggiabile anche da manine molto piccole, è solitamente realizzato in tessuti anallergici e naturali. La sua funzione principale è quella di diventare un oggetto transizionale, cioè un tramite emotivo tra il bambino e la figura di attaccamento (che di solito sono i genitori). Il doudou rassicura il neonato nei momenti di separazione, come quando dorme nella culla da solo o si sveglia durante la notte e lo conforta in una fase della crescita in cui il tatto rappresenta uno dei principali strumenti per conoscere il mondo.

Il suo odore familiare e la sua presenza costante dovrebbero poi contribuire a creare un senso di continuità e protezione, favorendo il rilassamento e il sonno, anche se gli esperti consigliano ai genitori di non contare troppo su questo aspetto, spesso enfatizzato dalla pubblicità e non adeguatamente supportato dai dati scientifici. Inoltre, non è detto che il bimbo o la bimba scelga proprio il doudou come oggetto transizionale: a volte la scelta ricade su altro e il doudou rimane un gioco stimolante con cui svagarsi.
Quando iniziare a dare il doudou al neonato
Non esiste un momento “perfetto” per introdurre il doudou, ma già dalle prime settimane di vita il neonato può iniziare a familiarizzare con questo oggetto. Inizialmente potrà semplicemente percepirne l’odore e la consistenza, mentre col passare del tempo, crescendo, imparerà a stringerlo, manipolarlo e riconoscerlo come qualcosa di "suo". L’importante è che il doudou sia sempre disponibile nei momenti chiave della giornata: durante la nanna, il cambio, o i primi brevi distacchi dalla mamma.

Va però sottolineato che, nei primi mesi di vita, è sempre bene fare attenzione alla sicurezza: evitare doudou con parti staccabili e non tenerlo mai nel lettino dopo che il piccolo si è addormentato per evitare il pericolo di soffocamento. Inoltre è bene che l'oggetto sia sempre pulito e lavato con detersivi delicati per eliminare i batteri e, al tempo stesso, non alterarne l'odore.
Quando e perché la mamma deve iniziare a dormire con il doudou
Per rendere davvero efficace la funzione rassicurante del doudou, i produttori consigliano alle mamme di dormire tenendo il giocattolo vicino qualche notte prima di offrirlo al neonato. Questo passaggio ha un significato preciso: impregnandosi del profumo della mamma, il doudou dovrebbe diventa un’estensione olfattiva della figura materna. In questo modo, anche in sua assenza, il bambino percepirà una presenza familiare e rassicurante. Questo gesto semplice ma carico di significato aiuta a rafforzare il legame affettivo e rende meno traumatici i primi momenti di separazione. Anche il papà può partecipare a questo rituale, favorendo l’attaccamento e la familiarizzazione del bambino con entrambe le figure genitoriali.