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Come trasformare i videogiochi in alleati dell’educazione dei bambini: il consiglio dello psichiatra

Uno psichiatra americano ha proposto su TikTok un approccio alternativo per quei genitori che vogliono regolare l’uso dei videogame da parte dei figli: non più minacce o divieti, ma la costruzione di un percorso in cui i bambini imparano che i propri comportamenti determinano le opportunità future. Un approccio che, senza demonizzare il gioco digitale, insegna disciplina e responsabilità, trasformando il tempo davanti allo schermo in uno strumento di crescita.
A cura di Niccolò De Rosa
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Videogiochi e infanzia sono un binomio sempre più diffuso. In molte case, console e computer sono parte integrante delle giornate dei più piccoli, che grazie ai giochi digitali possono sviluppare abilità come il problem solving, la coordinazione oculo-manuale e la concentrazione. Ma, accanto ai benefici, cresce anche la preoccupazione dei genitori: come evitare che i figli restino troppo a lungo davanti allo schermo, trascurando compiti scolastici e responsabilità quotidiane? La risposta potrebbe arrivare da un approccio educativo innovativo, che non punta sulla punizione ma sulla costruzione di un sistema di ricompense.

Il dottor Jeremy Chapman, psichiatra dell’età evolutiva negli Stati Uniti, ha condiviso su TikTok una strategia che sta suscitando molto interesse. Secondo lui, il segreto non è togliere ai bambini il tempo con i videogiochi come punizione, ma concederlo come ricompensa per il comportamento del giorno precedente. "Questo è il vostro promemoria quotidiano: i videogiochi si guadagnano il giorno prima", ha spiegato.

La proposta dello psichiatra infantile

Il meccanismo è semplice: se un bambino svolge i compiti o rispetta le regole di casa il lunedì, guadagna tempo per giocare il martedì. Se invece il martedì si comporta male, mantiene comunque l'ora di gioco già conquistata, ma non ne riceve per il mercoledì. In questo modo non percepisce il videogioco come qualcosa che gli viene sottratto, bensì come una conquista che dipende dalle sue azioni quotidiane. Un esempio pratico può essere quello di un figlio che, completando le faccende domestiche lunedì, ottiene mezz'ora di gioco per il giorno successivo. Se il martedì rifiuta di collaborare, non si vede tolto il tempo già guadagnato, ma semplicemente non ne accumula per mercoledì.

Un aiuto per chi ha bisogno di routine

Chapman, che da bambino ha vissuto in prima persona difficoltà legate al Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD), ha sottolineato come questo metodo possa essere particolarmente utile per bambini con disturbi dell'attenzione, autismo o altre problematiche comportamentali. In questi casi, infatti, togliere all'improvviso un'attività attesa può generare crisi emotive non per capriccio, ma per la rottura di una routine rassicurante. Al contrario, il sistema della ricompensa anticipata insegna la pazienza e aiuta a consolidare abitudini positive.

@dr.adhd

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♬ original sound – Dr. Jeremy Chapman🧠ChildPsych

Il video dello psichiatra ha raccolto centinaia di commenti. Molti genitori hanno dichiarato di voler sperimentare il metodo, considerandolo un modo efficace per stimolare motivazione e senso di responsabilità. "È una ricompensa quasi immediata che insegna la pazienza e incoraggia le buone scelte quotidiane", ha scritto una madre. Un altro genitore ha sottolineato come questa tecnica “chiuda il cerchio” nel modo in cui funziona il cervello dei bambini con ADHD, favorendo maggiore serenità in famiglia.

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