Come salvare il benessere in famiglia (anche) durante le feste di Natale: i consigli delle esperte

Il Natale, soprattutto in Paesi come l'Italia, è molto più di una festa. È una parentesi emotiva, un tempo sospeso in cui la routine quotidiana si allenta e le regole sembrano perdere rigidità. Le giornate scorrono senza orari precisi, la tavola diventa il centro della vita familiare e ogni preoccupazione o incombenza viene rimandata a dopo l'Epifania. In questo clima quasi magico, fatto di luci, pranzi infiniti e serate che si allungano, concedersi qualche strappo diventa naturale.
Durante le vacanze natalizie è infatti molto facile che i consueti ritmi familiari finiscano per allentarsi tra pasti irregolari, spuntini continui, più tempo davanti agli schermi e orari di sonno che slittano ogni giorno un po' più in là. Tutti fattori che, sommati, possono incidere sul benessere dei piccoli e aumentare la tensione in casa. Per questo un gruppo di ricercatrici della canadese University of Guelph — Holly Noelle Schaafsma, Jess Haines, Kathryn Walton e Raphaëlle Jacob — ha deciso di mettere nero su bianco alcuni consigli pratici sulle pagine di The Conversation, con l’obiettivo di aiutare le famiglie a trovare un equilibrio anche nei giorni più frenetici.
Il valore ritrovato del pasto condiviso
Il primo suggerimento, trattandosi di un periodo nel quale le abbuffate sono all'ordine del giorno, riguarda la tavola. Nonostante gli impegni e le mille occasioni conviviali, riuscire a condividere almeno un pasto sano al giorno in famiglia aiuta a mantenere un'alimentazione più equilibrata e offre uno spazio prezioso di relazione. Non importa che sia la cena: anche una colazione insieme può fare la differenza. Coinvolgere i bambini nella preparazione dei piatti, dal mescolare gli ingredienti allo scegliere cosa comprare, li rende più curiosi e disponibili ad assaggiare. I bambini sono più propensi a mangiare ciò che hanno contribuito a creare, sottolineano le ricercatrici, riducendo anche il rischio di selettività a tavola.
Muoversi, giocare e spegnere (ogni tanto) gli schermi
Le vacanze sono fatte per riposare, ma non devono essere sinonimo di immobilità. Una passeggiata tra le luci del quartiere, una camminata nel verde o, per i più fortunati, una giornata sulla neve sono occasioni semplici ma efficaci per fare un po' di movimento tutti insieme. Anche poche decine di minuti al giorno, spiegano le studiose, hanno un impatto positivo.
Quando si rientra in casa, è poi importante avere un piano per l'uso degli schermi. È normale che stando a casa da scuola i bambini passino qualche mezz'ora in più davanti ai videogame o su YouTube, tuttavia è sempre raccomandabile stabilire limiti chiari. I pasti, in particolare, dovrebbero restare un momento totalmente "screen-free". Un simile approccio, da un lato tutela il benessere dei figli, dall'altro riduce lo spazio per i conflitti: di fronte a una regola chiara e motivata, un bambino non ha modo di aspettarsi nulla di diverso da ciò che gli è stato prospettato e quindi si abitua a rispettare il confine tracciato.
Anche in vacanza il sonno rimane fondamentale
Il sonno è spesso la prima vittima delle vacanze, ma resta un pilastro per il benessere, soprattutto quando si parla di bambini. Nel periodo natalizio, molti bimbi in età scolare dormono meno di quanto dovrebbero, con ricadute su umore, attenzione e stress. Mantenere una routine serale riconoscibile, anche se si parte per un viaggio, aiuta invece a favorire l'addormentamento. Simili rituali possono comprendere attività calme, senza schermi, e piccole abitudini che permettono ai più piccoli di affrontare meglio i cambiamenti. A volte basta un avviso gentile ("Tra poco si va a dormire") o una coccola in più per rendere il passaggio meno brusco.