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Come dire ai propri figli di aver perso il lavoro: consigli per affrontare il momento difficile

Per un genitore perdere il lavoro è un problema che genera ansie e preoccupazioni che finiscono inevitabilmente per riflettersi su tutta la famiglia. Parlare apertamente con i figli aiuta però a ridurre paure e insicurezze, a patto ovviamente di farlo nel modo corretto, scegliendo il momento giusto, non nascondendo la verità, e rassicurando e ascoltando i piccoli per affrontare insieme il cambiamento.
A cura di Niccolò De Rosa
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Perdere il lavoro è uno degli eventi più destabilizzanti che una famiglia possa affrontare. Non si tratta solo di un problema economico, ma di un vero e proprio stravolgimento di abitudini e prospettive sul breve/medio termine che può generare ansia, preoccupazione e insicurezza. Anche i bambini, spesso più sensibili di quanto si immagini, percepiscono questo clima di incertezza. Per questo è importante non lasciarli nell’incertezza, ma scegliere una comunicazione aperta e onesta – seppur adeguata alla loro età – così da renderli partecipi di ciò che sta accadendo. Parlare ai figli della perdita del lavoro non significa caricarli di un peso insopportabile, ma aiutarli a dare un senso a ciò che succede intorno a loro.

Scegliere il momento giusto

Non c’è bisogno di affrontare subito l’argomento, magari mentre si è ancora sopraffatti dall’emozione o dalla rabbia. Scegliere il momento giusto significa trovare un’occasione in cui ci si sente più tranquilli e pronti a parlare con chiarezza e calma. È importante che ci sia un tempo e uno spazio dedicato, senza fretta né distrazioni. Meglio evitare di farlo mentre si è impegnati in altre attività o di accennarlo di sfuggita. I bambini hanno bisogno di sentirsi ascoltati e di poter intervenire con domande o riflessioni.

Essere onesti e dire la verità

Anche se può sembrare difficile, dire la verità è importante per non alimentare equivoci. I bambini hanno un radar infallibile per le tensioni e se si accorgono che c’è qualcosa che non va, ma nessuno glielo spiega, possono immaginare scenari molto peggiori. Essere onesti non significa raccontare tutti i dettagli o le proprie paure più profonde, ma spiegare con parole semplici che si è perso il lavoro e che questo comporterà dei cambiamenti. È un modo per costruire fiducia e trasmettere l’idea che nella famiglia ci si dice la verità, anche quando fa male.

Rassicurare i bambini

Dopo aver spiegato la situazione, è importante fornire rassicurazioni. I bambini hanno bisogno di sapere che, nonostante la difficoltà, ci sono degli adulti che si stanno occupando del problema. I piccoli potrebbero infatti aver paura di perdere le loro certezze, come la casa, la scuola, gli amici. Per questo, pur senza fare promesse irrealizzabili, dire loro che la famiglia farà tutto il possibile per garantire sicurezza e stabilità aiuta a contenere le loro ansie.

Evitare sensi di colpa

I bambini più piccoli, tendono a pensare di avere una specie di "potere magico" sulle cose e, quindi, di essere responsabili di ciò che accade in famiglia. È importante chiarire che la perdita del lavoro non dipende da loro e che non hanno fatto nulla di sbagliato. Riconoscere e affrontare questo rischio è fondamentale per prevenire sensi di colpa o paure non dette che possono pesare a lungo.

I bambini devono sapere di non essere parte del problema
I bambini devono sapere di non essere parte del problema

Mantenere un atteggiamento positivo pur essendo onesti

Non si tratta di nascondere la difficoltà o di fingere che vada tutto bene, ma di comunicare la convinzione che si troverà una soluzione. I bambini osservano attentamente le reazioni degli adulti per capire quanto sia grave la situazione. Mostrare un atteggiamento costruttivo, pur senza negare la fatica o la tristezza, è un modo per insegnare loro a gestire i problemi con coraggio e realismo. Dire frasi come "sono preoccupato ma sto facendo di tutto per trovare un nuovo lavoro" è un esempio di come si possa essere onesti senza scoraggiarli.

Ascoltare le domande e le preoccupazioni dei bambini

Quando si affrontano temi così delicati con i figli, non basta spiegare: serve anche ascoltare. I bambini hanno bisogno di fare domande, di chiarire dubbi e di esprimere le loro paure. Alcuni potrebbero chiedere se si dovrà cambiare casa o se potranno continuare le attività che amano. È dunque importante rispondere con calma, senza minimizzare o ridicolizzare le loro preoccupazioni. Anche dire "non so" è accettabile, purché lo si accompagni con la disponibilità ad affrontare insieme l’incertezza.

Di fronte alle notizie spiacevoli è buona caso offrire ai piccoli uno spazio dove potersi sfogare ed esternare i loro timori
Di fronte alle notizie spiacevoli è buona caso offrire ai piccoli uno spazio dove potersi sfogare ed esternare i loro timori

Coinvolgere i bambini nella ricerca di soluzioni

Pur senza trasferire loro la responsabilità del problema, i figli possono essere coinvolti in piccoli gesti di adattamento: ridurre alcune spese, trovare modi più semplici e creativi di divertirsi insieme, contribuire a una gestione più attenta delle risorse familiari. Coinvolgerli in queste scelte li fa sentire parte della squadra, valorizza il loro contributo e trasmette un certo senso di responsabilità.

Tenere aggiornati i bambini su quanto stia accadendo

Infine, la comunicazione non deve fermarsi alla prima conversazione. Tenere aggiornati i figli sugli sviluppi – come un colloquio di lavoro o un cambiamento nei piani – aiuta a mantenere aperto il dialogo e a evitare che tornino a fantasticare scenari peggiori in silenzio. Dimostrare che si può parlare di tutto, anche delle difficoltà, rafforza la relazione e trasmette un modello sano di gestione dei problemi: in famiglia ci si sostiene e si affrontano insieme anche i momenti più duri.

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