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Come comunicare ai figli il trasferimento in una nuova città: consigli per aiutarli ad affrontare la novità

Trasferirsi in un’altra città è un cambiamento drastico che può destabilizzare i figli, soprattutto se in età delicata. Richiede tempo per essere compreso e accettato, per questo è fondamentale comunicare la notizia con sensibilità, chiarezza e rispetto dei loro tempi emotivi. Nell’articolo, alcuni consigli utili e gli errori da evitare per affrontare il momento nel modo più sereno possibile.
A cura di Niccolò De Rosa
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Cambiare città è una decisione importante, spesso dettata da esigenze lavorative, motivi familiari o il desiderio di migliorare la qualità della vita per tutta la famiglia. Ma per chi ha figli, soprattutto in età scolare o adolescenziale, il trasferimento rappresenta molto più di un semplice cambio di residenza: significa dire addio agli amici, alle abitudini acquisite nel tempo e a tutti i luoghi familiari nei quali si sono costruiti preziosi ricordi. Un passaggio che può generare disorientamento, paura e resistenza, se non viene gestito con la giusta delicatezza.

Affrontare questa comunicazione con i propri figli non è pertanto semplice e richiede empatia e una preparazione adeguata, anche perché, se sottovalutato, l’impatto emotivo di un simile cambiamento può causare incomprensioni, chiusure emotive e persino comportamenti regressivi da parte dei più piccoli. Nei preadolescenti e adolescenti, invece, il rischio è quello di alimentare sentimenti di rabbia e un senso di tradimento che rischia di avvelenare ogni interazione tra genitori e ragazzi. Per questo è fondamentale trovare le parole giuste, il momento opportuno e coinvolgere i figli nel processo, dando loro il tempo necessario per elaborare la notizia e adattarsi all’idea.

Come comunicare ai figli il trasferimento in un’altra città: consigli utili

Affrontare il tema del trasloco con i figli richiede molta cura e sensibilità. È un momento delicato che può influenzare il modo in cui vivranno il cambiamento, per questo è essenziale creare un dialogo aperto e rassicurante. Alcuni accorgimenti possono aiutare a gestire meglio la comunicazione e ad accompagnarli in questo passaggio con maggiore serenità.

Comunicare nel modo giusto può predisporre il bambino o il ragazzo a un atteggiamento positivo verso il grande cambiamento
Comunicare nel modo giusto può predisporre il bambino o il ragazzo a un atteggiamento positivo verso il grande cambiamento
  • Preparazione e tempismo: prima di parlarne, è utile che i genitori abbiano le idee chiare su tempi, motivazioni e aspetti pratici del cambiamento. I bambini percepiscono l’incertezza e ne restano turbati. Scegliere il momento giusto per parlare del cambiamento in arrivo può fare una grande differenza nel percorso di accettazione
  • Fornire informazioni adeguate: al momento del discorso è bene raccontare con chiarezza dove si andrà a vivere, cosa cambierà e cosa resterà uguale. Mostrare foto, video o la nuova casa può aiutare a creare fin da subito un legame positivo con ciò che attenderà la famiglia, aiutando i ragazzi a cominciare a elaborare concretamente la cosa.
  • Rispondere alle loro domande: ogni bambino ha il suo modo di elaborare le notizie. Lasciarli esprimere liberamente, anche attraverso dubbi o paure, è fondamentale.
  • Ascoltare la loro opinione: ciò non non significa ottenere un "sì" entusiasta o annullare il trasferimento di fronte all'opposizione dei figli, ma dare valore alla loro opinione e renderli parte attiva del cambiamento.
  • Valorizzare gli aspetti positivi: far capire che la situazione, per quanto complessa da metabolizzare, cela comunque l'opportunità di fare nuove amicizie, nuove esperienze, magari una casa più bella o, se è il caso, uno spazio personale maggiore (sia essa una camera tutta per sé o un giardino dove poter giocare).
  • Mantenere legami con il passato: rassicurarli sul fatto che potranno continuare a vedere i vecchi amici, tornare a trovare i nonni o frequentare gli stessi hobby, laddove possibile.

Atteggiamenti da evitare

Così come è importante sapere come comunicare la notizia, lo è altrettanto evitare errori che rischiano di compromettere la fiducia e generare maggiore disagio. Alcuni comportamenti, seppur inconsapevoli, possono far sentire i figli esclusi o disorientati. Riconoscerli per tempo permette di gestire meglio l’intero percorso.

Imporre il trasloco senza dare modo ai figli di esprimersi rischia di far sentire i figli ancora più tristi, incompresi e frustrati
Imporre il trasloco senza dare modo ai figli di esprimersi rischia di far sentire i figli ancora più tristi, incompresi e frustrati
  • Comunicare tutto improvvisamente: l’effetto sorpresa può generare ansia e far sentire i figli esclusi da una scelta che cambia radicalmente la loro vita.
  • Non considerare il loro stato d’animo: ogni reazione va accolta e rispettata, anche se inizialmente negativa. Minimizzare o ignorare le emozioni può creare distanza.
  • Omettere informazioni: spesso per "proteggere" i figli si rischia di lasciarli in un limbo di incertezze. La chiarezza, con parole adatte alla loro età, è sempre la scelta migliore.
  • Mostrarsi troppo entusiasti o troppo scettici: i figli leggono tra le righe. Se i genitori si mostrano esageratamente positivi o, al contrario, esitanti, possono confondersi o sentirsi obbligati a “scegliere un campo”.
  • Imporre senza ascolto: anche se la decisione è definitiva, coinvolgere i figli nella fase preparatoria dà loro un senso di controllo e riduce l’opposizione.
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