video suggerito
video suggerito

Callo di suzione: cos’è, quando compare e quando va via

Il callo (o vescica) di suzione è una piccola bolla piena di liquido che compare quando la pelle è sottoposta a sfregamento o pressione negativa. Può interessare adulti e bambini, ma nei neonati si manifesta spesso sul labbro superiore durante l’allattamento, soprattutto in caso di attaccamento scorretto al seno. Di norma guarisce spontaneamente in pochi giorni.
A cura di Niccolò De Rosa
0 CONDIVISIONI
Credits: "Sucking Pads: A Report of Two Newborns"; Cureus; Thadchanamoorthy V, Thirukumar M, Dayasiri K.
Credits: "Sucking Pads: A Report of Two Newborns"; Cureus; Thadchanamoorthy V, Thirukumar M, Dayasiri K.

Per callo di suzione – talvolta chiamato anche "vescica di suzione – s'intende una piccola alterazione cutanea che può comparire in seguito a un'intensa attività di suzione o a una pressione negativa esercitata sulla pelle. Si manifesta spesso come una bolla tonda e ben delimitata, di colore chiaro, che contiene liquido al suo interno. Quando compare, la zona interessata può risultare leggermente arrossata o gonfia, ma nella maggior parte dei casi non provoca dolore significativo, piuttosto una sensazione di tensione e fastidio.

Cos'è il callo di suzione e perché si forma

Il callo di suzione è una sorta di bolla che si forma quando gli strati superficiali della pelle vengono sollevati e separati da quelli più profondi. All'interno dello spazio che si crea si accumula un liquido trasparente, simile a un siero, che conferisce alla lesione l'aspetto tipico di una piccola vescica. Questa condizione può verificarsi per effetto di sfregamento, pressione continua o aspirazione diretta, come avviene quando una ventosa o un dispositivo esercitano una forza di suzione sulla pelle. Nei neonati, però, questo fenomeno è spesso legato a un attaccamento scorretto al capezzolo materno durante la poppata, che causa la tipica vescica sul labbro superiore.

Se il bebé si attacca al capezzolo in modo scorretto, lo sfregamento durante la poppata potrebbe causare un callo da suzione
Se il bebé si attacca al capezzolo in modo scorretto, lo sfregamento durante la poppata potrebbe causare un callo da suzione

La pelle umida, sottile o già stressata è infatti più predisposta a sviluppare questo tipo di lesione. Nonostante il termine "callo "faccia pensare a un ispessimento della pelle, in questo caso si tratta però di una formazione temporanea, che rappresenta una risposta di difesa dell'organismo per proteggere i tessuti sottostanti.

Quando va via il callo di suzione

Il callo di suzione tende a guarire spontaneamente senza bisogno di particolari interventi. Nelle prime ore la bolla appare tesa e piena, ma già dopo un paio di giorni il liquido inizia a riassorbirsi gradualmente. Nel giro di tre o quattro giorni la pelle comincia a rigenerarsi al di sotto della vescica e la zona interessata assume un aspetto più regolare.

In condizioni normali, nell'arco di una settimana la bolla tende a sgonfiarsi e la pelle a tornare integra. In alcuni casi la guarigione può richiedere qualche giorno in più, soprattutto se la parte continua a essere sottoposta a sfregamenti o pressioni ripetute. È buona norma proteggere l'area con una medicazione leggera e non rompere mai volontariamente la bolla: il sottile strato di pelle che la ricopre svolge infatti una funzione protettiva naturale, riducendo il rischio di infezioni.

Callo di suzione, quando preoccuparsi

Nella maggior parte dei casi il callo di suzione non è motivo di preoccupazione e si risolve da solo. È però importante prestare attenzione ad alcuni segnali che potrebbero indicare complicazioni. Se il liquido all'interno diventa torbido o giallastro, se compaiono dolore intenso, calore e arrossamento marcato, oppure se la lesione persiste oltre una decina di giorni senza miglioramenti, può trattarsi di un’infezione o di una difficoltà nella guarigione che richiede una valutazione medica. Anche le dimensioni della bolla meritano attenzione: se è molto grande o situata in una zona che interferisce con i movimenti quotidiani, può essere necessario un intervento per ridurre il fastidio e favorire la cicatrizzazione. Le persone con patologie che rallentano la rigenerazione cutanea, come il diabete o i disturbi della circolazione, dovrebbero consultare il medico più precocemente, poiché la loro pelle è più vulnerabile e le infezioni possono diffondersi con maggiore facilità.

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views