A 11 anni veste le star con le sue magliette dipinte a mano: “Per ora è solo un gioco, voglio restare bambino”

Benché la sua vita continui a essere scandita da lezioni scolastiche, sport e giochi con gli amici, a soli 11 anni, Dylan è già una piccola celebrità nel mondo della moda e del cinema. Il suo nome è balzato agli onori delle cronache grazie a un marchio di magliette uniche e disegnate a mano che porta il suo nome e ha conquistato celebrità come l'attrice Jamie Lee Curtis, e lo stilista Nicolas Ghesquière. L’ultima creazione ad attirare l’attenzione è stata una T-shirt indossata da Elle Fanning al Festival di Cannes: un pezzo che è già diventato un cult.
Un’idea nata per caso (e grazie alla nonna)
In un’intervista rilasciata a Vanity Fair, Dylan ha raccontato la sua storia, tra creatività, ispirazioni familiari e sogni futuri. Tutto è cominciato nel 2019, quando Dylan aveva appena sei anni. La nonna, in visita da Londra, gli regalò una confezione di pennarelli per tessuti e il bambino decise di provarli subito su una maglietta bianca, disegnando un mostriciattolo. Il risultato lo entusiasmò, tanto da voler continuare a creare. Dopotutto, in casa di Dylan non mancavano certo gli stimoli: il ragazzo è infatti nipote di due artisti e figlio della nota stylist Samantha McMillen, nome iconico nel campo dell'alta moda e già curatrice dei look di star internazionali come Ryan Gosling, Johnny Depp e la stessa Elle Fanning, che ora sfoggia le creazioni del giovane Dylan.

Il processo creativo e le magliette personalizzate
Oggi Dylan ha già creato oltre 300 magliette, ognuna numerata e unica. Fin dai primi esperimenti il processo è rimasto quasi invariato: "Di solito traccio il disegno a matita molto leggermente e poi lo coloro. Quando ho iniziato, usavo direttamente i pennarelli", ha raccontato Dylan, il quale realizza la maggior parte delle sue opere sul grande tavolo di legno nella sua stanza dei giochi, anche se quando viaggia non si separa mai dagli attrezzi del mestiere e completa le sue magliette negli hotel o negli Airbnb.
L’episodio che ha consacrato il suo talento al grande pubblico è stata però proprio la maglietta indossata da Elle Fanning durante il photocall a Cannes per il film Sentimental Value. L'attrice ha infatti sfoggiato una T-Shirt sulla quale campeggiava la scritta "Joachim Trier summer", un chiaro riferimento al nome del regista danese che l'aveva diretta proprio nel film presentato sulla Croisette. L’idea era nata da una proposta dell’attrice stessa, che conosce Dylan da anni. Lui ha raccolto la sfida con entusiasmo, e vederla indossare il suo capo in un evento importante come il Festival del Cinema di Cannes è stato "straordinario".

Collaborazioni, sogni e futuro
Le magliette di Dylan hanno attirato l’attenzione anche di brand e negozi. Henry Rose, la casa di profumi di Michelle Pfeiffer, gli ha commissionato diverse creazioni ispirate alle sue fragranze e il negozio Woven a Durham, città natale del padre, ha da poco messo in vendita due capsule collection da dieci pezzi ciascuna.
Dylan però non sembra intenzionato a bruciare le tappe e anche se, come ammesso a Vanity Fair, aspira a prestigiose collaborazioni, per il momento la sua vita continua a scorrere – quasi – come quella di molti ragazzi della sua età: frequenta una scuola che ama molto, soprattutto per le materie artistiche e scientifiche, la robotica in particolare, e con i compagni non parla molto della sua attività. Alcuni amici però hanno ricevuto magliette personalizzate che Dylan ha disegnato apposta per loro. E alla fatidica domanda su cosa vuole fare da grande, risponde con la sincerità disarmante di chi ha ancora tutto il tempo per decidere: "Per ora mi sto divertendo. Magari un giorno aprirò un negozio Dylan’s T-shirt Club". Nel frattempo, non smette mai di creare – e di credere in sé stesso.