42 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Vertice di Bruxelles: tra scudo anti-spread e tobin tax, è già Italia-Germania

Da oggi a Bruxelles il Consiglio decisivo per le sorti dell’Ue, sul tavolo c’è il patto per la crescita e l’unione bancaria. Il premier italiano ha avanzato già le sue richieste: Tobin Tax (“necessaria” per Berlino) in cambio dello scudo anti-spread. Cosa dirà la Merkel?
A cura di Biagio Chiariello
42 CONDIVISIONI
Vertice di Bruxelles tra scudo anti spread e tobin tax gia Italia-Germania

L'"Euro-Day" è arrivato (in tutti i sensi). Oggi a Bruxelles inizia il Consiglio europeo dei 27 capi di Stato e di Governo dell'Ue che determinerà il futuro dell’Europa. E anche dell'Italia. Mario Monti, già da 24 ore nella capitale del Belgio per ritirare un premio dei contribuenti europei, è giunto alle 9 in punto nella sede del vertice, al Justus Lipsius, per studiare la tattica da usare nel vertice per trovare una sintesi fra la linea rigorista e quella pro-crescita.  In realtà, il premier italiano già ieri ha rivelato la sua posizione, citando innanzitutto l'alleato più "scomodo" dei 27: «La Germania è sempre stata una forza politica decisiva nel modellare la forma dell'Europa, e mi aspetto che prosegua con questa sua visione europea», ha detto Monti  con un chiaro riferimento alla linea ("catenacciaria", tanto per fare un'analogia calcistica nel giorno di Germania-Italia, semifinale di Euro 2012) merkeliana. Quindi ha posto le sue condizioni: Se l’Europa non varerà un meccanismo anti-spread, l’Italia non sosterrà la Tobin Tax, la tassa sulle transazioni finanziarie. In quella che appare essere una chiara sfida a Berlino. Non è facile, ma «le sfide mi piacciono» ha ironizzato Monti che si è detto pronto a prolungare la riunione dei 27 «se sarà necessario». L'importante è che «alla riapertura dei mercati, lunedì 2 luglio, ci si presenti irrobustiti da un pacchetto per la crescita, una visione per il futuro dell’integrazione, ma anche da meccanismi soddisfacenti per reggere alle tensioni del mercato».

E chissà che gli sforzi di Monti non siano premiati. Se il presidente francese François Hollande ha detto che «l'Italia ha il pieno appoggio politico della Francia», riconoscendo «il coraggio e la determinazione delle riforme» italiane (proprio ieri è arrivato l'ok alla riforma del lavoro), la cancelliera tedesca si è limitata a dire che con l'Italia si sta affrontando un percorso di «solidità» e «crescita», pur frenando sulla proposta dello scudo anti-spread:  «È esagerato andare in panico per i tassi sui titoli di Stato italiani e spagnoli» ha fatto sapere una fonte governativa a Berlino in vista del vertice di Bruxelles. La stessa fonte ritiene invece «necessaria la possibilità di una Tobin Tax, questa la posizione della Germania, che non è affatto cambiata da ieri».

E sì perché ieri a Parigi la Merkel ha ribadito le sue due posizioni a Hollande: priorità alla crescita –  col sostegno di Barack Obama – e «obbligo di stabilità». Alla fine del bilaterale all'Eliseo, i due leader hanno quindi detto di essere d'accordo sul fatto che «abbiamo bisogno di più Europa che si aiuti reciprocamente». La Merkel ha avvertito che «non esiste una soluzione veloce o facile alla crisi» che ha colpito l'Eurozona ma l'unico modo per superarla è quello di «aggredire i problemi alla radice», con un chiaro riferimento alla mancanza di competitività e al debito pubblico di alcuni paesi. E comunque ancora "nien" agli Eurobond «finche vivrò» ha detto la cancelliera che non ha alcuna intenzione di condividere i problemi economici di queste nazioni.

42 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views