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Svastiche e scritte razziste sui muri della scuola: il giudice li condanna a leggere libri

Una sentenza che ha fatto discutere la piccola comunità di Ashburn, in Virginia: il giudice ha condannato i vandali a leggere un libro al mese per un anno. Fra i titoli scelti, “Il buio oltre la siepe” di Harper Lee.
A cura di Federica D'Alfonso
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La Ashburn Colored School ricoperta da svastiche e da scritte razziste.
La Ashburn Colored School ricoperta da svastiche e da scritte razziste.

È accaduto in una piccola comunità della Virginia: cinque ragazzi hanno vandalizzato con scritte razziste e decine di svastiche la storica Ashburn Colored School, oggi museo, che durante gli anni più violenti della segregazione razziale veniva frequentata solo ed esclusivamente da bambini di colore. Il giudice ha condannato i vandali, tutti fra i 16 e i 17 anni, ad una punizione insolita: leggere un libro ogni mese per un anno, e scrivere un dettagliato resoconto di queste letture.

I fatti risalgono al settembre 2016. A gennaio 2018 le accuse di distruzione di proprietà privata sono state archiviate, e l’edificio storico è stato ripulito dagli studenti della Loudoun School for the Gifted, la scuola che oggi possiede il terreno su cui fu costruita l’aula. Ma cosa ne è stato dei cinque piccoli vandali?

I ragazzi sono stati condannati a dover scegliere 12 libri in una lista accuratamente stilata dal giudice che ha emesso la sentenza, Avelina Jacob. I titoli proposti non sono casuali: si va dal terribile racconto dell’Olocausto fatto da Elie Wiesel ne “La notte” alla celebre autobiografia di Maya Angelou “Il canto del silenzio”, fino al “Racconto dell’ancella” di Margaret Atwood. Testi importanti, che ripercorrono attraverso la voce di chi ha subito sulla propria pelle il razzismo e la persecuzione, alcuni fra i momenti più oscuri della storia. Oltre alla lettura dei libri, ai ragazzi è stata anche assegnata una visita obbligatoria al Museo dell’Olocausto di Washington.

“Avremmo potuto dare loro la libertà vigilata e far loro svolgere dei servizi alla comunità, ma avrebbero realmente compreso il significato delle loro azioni?”: questa la domanda sollevata dal giudice. Una domanda forte, che ha sollevato non poche polemiche nella piccola cittadina di Ashburn sul vero significato che la rieducazione dei giovani debba assumere al giorno d’oggi. “La loro prospettiva distorta su cosa il razzismo ha davvero significato per questa comunità non sarebbe cambiata se li avessimo chiusi in un centro di recupero buttando via la chiave”, ha proseguito il giudice Jacob.

L’effetto del provvedimento

E, stando a ciò che i ragazzi hanno scritto in seguito alla lettura dei libri, tale provvedimento non è caduto nel vuoto. Il New York Times ha riportato le parole di uno di loro: il giovane ha scelto di leggere “Il cacciatore di aquiloni” di Khaled Hosseini, “Il buio oltre la siepe” di Harper Lee e “Things Fall Apart” della nigeriana Chinua Achebe. Ma due libri in particolare lo hanno colpito: “12 anni schiavo” di Solomon Northup e “La notte” di Elie Wieser.

Il ragazzo ha spiegato come, prima della lettura di questi testi, non conoscesse realmente il significato di una svastica. “Credevo non significasse molto”, ha spiegato, articolando una lunga riflessione sulla propria inconsapevole azione che oggi non ripeterebbe. “Non avevo idea di quanto in profondità andassero le parti più oscure della storia umana", ha scritto, “ma da oggi farò del mio meglio affinché l’ignoranza non determini più le mie azioni”.

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