Parità di genere in azienda: tra sfide e opportunità

Negli ultimi anni, la parola “inclusività” è comparsa ovunque: nei valori aziendali, nelle campagne pubblicitarie, nei comunicati stampa. Ma come si distingue un reale impegno per la parità di genere sul lavoro da una strategia di facciata? La risposta è nella certificazione UNI/PdR 125:2022, un documento ufficiale che misura, con criteri precisi, quanto un’azienda sia davvero equa e inclusiva.
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A cura di Ciaopeople Studios
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La UNI/PdR 125:2022 è una certificazione pensata per valutare le politiche aziendali in termini di diversità e parità di genere. Non basta dichiarare buone intenzioni: per ottenerla, un’impresa deve rispettare parametri concreti su sei aree strategiche, tra cui:

  • selezione e accesso alla carriera
  • equità retributiva
  •  tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro
  • cultura e governance inclusiva

A rilasciare la certificazione sono enti terzi accreditati in collaborazione con il Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri sulla base di indicatori quantitativi e azioni dimostrabili.

I numeri della disuguaglianza: il lavoro femminile in Italia

In Italia, il divario di genere nel mercato del lavoro rimane ampio. Nel primo trimestre 2024,il tasso di occupazione femminile tra i 15 e i 64 anni si attesta fermo al 54,1%, circa il 18% in meno degli uomini nella stessa fascia di età (Fonte: Istat marzo 2025).

Questo divario si accentua nelle posizioni di vertice. Dai dati ISTAT emerge che le donne occupano solo il 13% dei ruoli dirigenziali, pur rappresentando circa il 40% della forza lavoro complessiva. Nei settori STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica), la ridotta rappresentanza femminile è ancora più marcata, contribuendo a consolidare le disparità di genere.

Inoltre, anche dal punto di vista salariale le differenze sono rilevanti. INPS evidenzia che le donne percepiscono in media il 40% in meno degli uomini nel settore privato e il 16% in meno nel pubblico. Questi dati evidenziano la necessità di interventi mirati per promuovere l’uguaglianza di genere e valorizzare il talento femminile in ogni ambito lavorativo.

Implementare politiche inclusive e certificarsi secondo la UNI/PdR 125:2022 diventa allora una risposta concreta a un problema sistemico.

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Birra Peroni: un progetto virtuoso

Tra le aziende che hanno scelto di certificarsi secondo la UNI/PdR 125:2022, spicca Birra Peroni, la prima del settore birrario italiano ad aver ottenuto questo riconoscimento. Un traguardo raggiunto grazie a un percorso di trasformazione interna che ha portato, in soli quattro anni, a un aumento del 12% delle donne in ruoli manageriali e all’introduzione di politiche concrete in favore dell’equilibrio di genere.

Tra queste:

  • una politica avanzata di congedo parentale,
  • un programma di orientamento nelle discipline STEM, dove il divario di genere è più marcato,
  • il supporto attivo a iniziative spontanee come BEpowER, un movimento interno per l’empowerment femminile, nato dal basso e sostenuto dall’azienda.

Progetto BEHER

Ma è con BEHER che Birra Peroni ha scelto di portare questo impegno fuori dai confini aziendali. BEHER non è una campagna di comunicazione, ma un progetto strutturato in cinque aree, con l’ambizione di contribuire a un cambiamento culturale profondo e contrastare attivamente la disparità di genere nel mondo del lavoro.

Ecco i cinque ambiti di azione:

  • BEHER Academy 

Una piattaforma educativa che offre materiali formativi su temi come gli stereotipi di genere, il linguaggio inclusivo, l’indipendenza economica e psicologica, e il ruolo dell’alleanza maschile. Lo scopo è stimolare una riflessione condivisa e attivare un cambiamento culturale concreto.

  • Osservatorio BEHER 

Un centro di raccolta e analisi dati che, in collaborazione con i partner scientifici del progetto, produce periodicamente insight strategici. Questi dati servono a comprendere meglio le dinamiche legate alla parità in Italia e guidare interventi efficaci e misurabili.

  • Rubrica BEHER 

Una sezione accessibile dal sito birraperoni.it/BEHER che raccoglie numeri utili e contatti di enti, associazioni e centri attivi sul fronte del supporto alle donne: collocamento, assistenza legale, sostegno psicologico, centri antiviolenza. Uno strumento che possa essere un supporto reale, concreto, aggiornabile anche grazie alle segnalazioni dirette delle e degli utenti.

  • Supporto BEHER 

Risorse destinate a sostenere economicamente giovani donne nei percorsi formativi e professionali, con un’attenzione particolare all’accesso alle carriere scientifico-tecnologiche. Questo si affianca al progetto STEMtoBEer, già avviato da Peroni, che promuove l’orientamento nelle professioni tecnico-scientifiche attraverso percorsi dedicati.

  • PostHers 

Per dare voce al progetto, dal 25 maggio è live la campagna PostHers, che reinterpreta lo storico immaginario pubblicitario della “bionda” in chiave moderna. Lo spot, partendo dagli iconici poster delle “Bionde”, che per anni hanno rappresentato la comunicazione del brand racconta la trasformazione dell’azienda Peroni e, in parallelo, quella della figura femminile nella società: dalle icone patinate ai volti di donne vere, ambiziose, libere e un claim che parla per sé: oggi la “bionda” è solo la birra.

Il progetto BEHER è stato presentato ufficialmente durante un evento tenutosi il 21 maggio a Roma, alla presenza di esperti e figure autorevoli del mondo della ricerca, della comunicazione e dell’attivismo. L’iniziativa è accompagnata dal lavoro di un Comitato Scientifico, composto da organizzazioni di rilievo come Valore D, Fondazione Libellula, Ipsos, ADCI (Art Directors Club Italiano) e il prof. Fabio Lucidi dell’Università La Sapienza. Questo garantisce qualità, visione strategica e coerenza scientifica alle azioni messe in campo.

Contenuto pubblicitario a cura di Ciaopeople Studios.
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