Longevità: 1 italiano su 2 si sente più giovane della propria età. Il segreto? Vita attiva e alimentazione bilanciata

In Italia non si punta solo a vivere di più, ma a vivere meglio. Oltre la metà degli over 50 si sente più giovane della propria età, e per i 65enni si invecchia solo quando si smette di fare progetti. É questa l’interessante fotografia scattata dall’Osservatorio Nestlé “L’età senza età”.
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Per ognuno di noi la vecchiaia è un concetto diverso, che cambia spesso durante il corso della vita. C’è chi a vent’anni ha paura delle prime rughe, e chi superati i 50 si sente più giovane e vitale che mai. Piuttosto che parlare di una “società che invecchia”, forse dovremmo iniziare a parlare allora di longevità.  Se è vero che siamo il Paese più “vecchio” d’Europa per età media (48,4 anni), è anche importante sottolineare che non per questo la popolazione è in declino! Anzi, la grande fetta di italiani in pensione si ritrova con più tempo libero e il grande desiderio di continuare a fare la differenza nella società: basti pensare che la fascia 65+ é quella più dedita al volontariato.

Come si affronta l’età che avanza, infatti, dipende molto da come si vive. I dati emersi dalla quindicesima edizione dell’Osservatorio Nestlé “L’età senza età”, che dal 2009 si occupa di mettere a confronto le abitudini di quattro generazioni diverse, parlano chiaro: per il 36% degli italiani oltre i sessant’anni si invecchia quando si smette di fare progetti, mentre il 51% di chi ha superato i 50 si sente più giovane dell’età anagrafica, percentuale che sale al 69% tra gli over 65. La mente sembra resistere meglio all’incedere del tempo, visto che quando si parla di forma fisica solo il 40% dei 55-64enni dichiara di sentirsi anche fisicamente più giovane. Ed é qui che forse si può intercettare il vero segreto per la longevità: é solo mantenendo il corpo sano e attivo che si può sostenere una mente giovane e lucida.

Le abitudini quotidiane giocano un ruolo fondamentale per invecchiare al meglio, e gli italiani sembrano averlo capito. Circa il 60% della fascia dai 55 anni in su ha ridotto la quantità di cibo consumata, optando per una dieta leggera, sana e con meno carne rispetto al passato. 1 italiano su 3 ha iniziato a integrare più spesso frutta secca, tanta acqua, tisane e legumi nella propria alimentazione, e gli over 65 tendono a limitare di molto anche il consumo di dolci. “La longevità non è solo una questione di genetica, dieta e stile di vita sono fattori determinanti. Educare le persone su questi aspetti e promuovere uno stile di vita sano è fondamentale per un futuro dove tutti possano invecchiare con qualità" – ha commentato Giuseppe Fatati, direttore scientifico dell'Osservatorio Nestlé e presidente di Italian Obesity Network.

E un grande ruolo nel benessere psicofisico lo giocano anche le nostre emozioni e il tempo di qualità che viviamo. Non è un caso se alla domanda “se potessi dare un consiglio al/alla te da giovane, quale sarebbe?” gli intervistati di qualsiasi età parlano di godersi il più possibile le esperienze arricchenti come viaggi e studio. La generazione 65+ consiglierebbe di passare più tempo con i propri affetti, mentre i cinquantenni si focalizzano su attività fisica e buona alimentazione fin da giovani. E intanto loro, i 18-34, si concentrano sulla cura della salute mentale.

Insomma, come ci ricorda il lavoro dell’Osservatorio Nestlé, questo è il momento giusto per iniziare a considerare la vecchiaia non più come un limite, ma come un orizzonte da esplorare. Solo un Paese che invecchia restando attivo può riuscire a creare una connessione costruttiva tra generazioni, gettando insieme le basi per il futuro.

Contenuto pubblicitario a cura di Ciaopeople Studios.
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