Dove si trova il comune più piccolo d’Italia che conta solo 31 abitanti e perché visitarlo

In un’Italia costellata di borghi famosi in tutto il mondo, fotografati e spesso affollati, esiste un luogo che sfugge alle classifiche turistiche più commerciali e proprio per questo incuriosisce. Morterone non è famoso per piazze monumentali né per una sequenza di botteghe artigiane, ma per un dato che lo rende unico nel panorama nazionale: è il comune meno popolato d’Italia, con solo 31 abitanti. Un primato che racconta molto più di un semplice numero e che apre una riflessione sul rapporto tra territorio, memoria e vita contemporanea. Qui, nella provincia lombarda, il tempo sembra scorrere secondo regole diverse, scandito dai ritmi della montagna e da una comunità davvero ridotta che resiste allo spopolamento. Visitare Morterone significa entrare in contatto con un’idea di borgo molto lontana dall’immaginario comune, fatta di paesaggi e tracce di una storia che continuano a vivere, anche con pochissimi abitanti (o forse proprio grazie a questo?).

Morterone, il piccolo gioiello della Valvassina
Situato tra i monti lombardi, in provincia di Lecco, Morterone è oggi il comune meno popolato d’Italia, con 31 residenti registrati a settembre 2025. Un numero che colpisce, ma che è il risultato di una storia lunga e complessa, legata alla vita di montagna e allo spopolamento progressivo delle aree alpine. In passato Morterone contava alcune centinaia di abitanti, distribuiti in piccoli aeree sparse sul territorio, secondo una struttura tipica delle comunità agricole alpine. A partire da inizio Novecento, l’emigrazione verso le città, la difficoltà dei collegamenti e il cambiamento delle attività economiche hanno lentamente svuotato il borgo, lasciando però intatto il suo impianto originario. Oggi Morterone appare come un luogo sospeso, dove le case, la natura e le strade raccontano una quotidianità storica, ancora visibile nel paesaggio circostante e nei simboli della comune, come la chiesa parrocchiale dedicata alla Beata Vergine Assunta, punto di riferimento storico.

Perché visitare Morterone
Visitare Morterone significa scoprire un luogo dove natura e cultura si intrecciano in modo sorprendente, offrendo un’esperienza di viaggio diversa dal solito. Nel cuore della Valsassina, alla base del Monte Resegone, celebre per essere uno dei paesaggi descritti ne I Promessi sposi, Morterone è un punto di partenza ideale per escursioni e passeggiate che attraversano boschi e prati, come il celebre Sentiero dei Grandi Alberi, che permette di immergersi nella Foresta Regionale Resegone tra piante monumentali e panorami mozzafiato.

La natura a Morterone è la vera protagonista: i sentieri conducono a punti panoramici, mentre gli appassionati di camminate possono esplorare corsi d'acqua, grotte, rocce particolari e i pascoli che raccontano la storia rurale del territorio. Accanto a questi percorsi, Morterone vanta anche un progetto culturale unico in Italia, il Museo d’Arte Contemporanea all’Aperto, dove più di trenta opere di artisti italiani ed europei sono sparse nel paesaggio e tra gli edifici del paese, in un dialogo continuo tra arte e natura. Morterone non è solo una meta per chi ama il trekking o l’arte contemporanea, ma per chi cerca un’esperienza di viaggio che racconti l’Italia più intima e sorprendente, dove ogni sentiero e ogni opera sembrano parlare di una vita lenta che può ancora essere vissuta se solo ci impegniamo un po' di più.
