Le alternative agli smalti vietati dal 1° settembre, l’onicotecnica: “Attenzione a chi lavora in casa”

A partire dal prossimo 1° settembre saranno vietati alcuni degli smalti più utilizzati nel mondo della nail-art, per la precisione quelli che contengono TPO e DMTA, solitamente usati per realizzare manicure a gel e semipermanente. A stabilirlo è stata l'Unione Europea, che ha dichiarato queste due sostanze ufficialmente tossiche per la riproduzione umana. Cosa cambia ora nel settore? A Fanpage.it abbiamo intervistato Angelica Oglobyak, estetista, onicotecnica, content creator a tema beauty e fondatrice di Nails Secrets Academy, una delle più grandi scuole di manicure in Italia: ecco cosa ci ha rivelato sul TPO, sulle rivoluzioni che il provvedimento porterà nel mondo della manicure e sulle alternative agli smalti vietati.
Smalti con TPO vietati: cosa cambia nel settore beauty
Angelica Oglobyak, fondatrice di una delle più grandi scuole di manicure in Italia, ha spiegato: "Il TPO, acronimo di Trimethylbenzoyl Diphenylphosphine Oxide, è un "fotoiniziatore" chimico. In parole semplici, è un ingrediente essenziale nei prodotti per unghie come gel UV, smalti semipermanenti e top coat, perché si attiva con la luce UV/LED e permette al prodotto di polimerizzare, ovvero di indurirsi". Sebbene l'Unione Europea lo abbia inserito nella lista delle sostanze CMR di categoria 1B, ovvero potenzialmente cancerogene e tossiche per la riproduzione umana, non esistono prove dirette dei danni causati nei saloni di bellezza. (Fino a qualche tempo fa, infatti, la normativa approvava l'utilizzo di smalti con TPO con concentrazione massima del 5.0%). Il nuovo provvedimento che entrerà in vigore dal 1° settembre 2025, invece, non prevede tolleranza, cosa significa? Che in tutta l'UE sarà vietato produrre, vendere e utilizzare smalti che contengono TPO o DMTA. Stando a quanto dichiarato da Angelica, il provvedimento ha già rivoluzionato il settore, soprattutto per i danni economici causati alle onicotecniche, costrette a smaltire le scorte di smalti vietati e affrontare i costi di riapprovvigionamento per acquistare prodotti a norma.

Le alternative agli smalti vietati
Quali sono le alternative agli smalti vietati? Angelica Oglobyak a tal proposito ha dichiarato: "I produttori si sono già mossi da tempo per riformulare i loro prodotti. Le alternative si basano sull'utilizzo di altri fotoiniziatori che non rientrano nella classificazione CMR (cancerogeno, mutageno o tossico per la riproduzione)". La fondatrice di Nails Secret Academy ha spiegato che le principali alternative al TPO sono due. La prima è il BAPO (Bis-Trimethylbenzoyl Phenylphosphine oxide), sostanza dalla struttura chimica simile ma classificata come sicura (garantisce brillantezza e durata). La seconda è il TPO-L (Ethyl(2,4,6 trimethylbenzoyl)phenylphosphinate), un derivato del TPO ma con una molecola modificata che lo rende conforme alle normative. Le aziende produttrici di smalto stanno, inoltre, investendo nella ricerca per formulare prodotti che possano dare risultati ancora migliori di quelli TPO-free.

"La salute delle unghie dipende anche dalla manualità dell'onicotecnica"
In definitiva, Angelica Oglobyak ritiene che, oltre agli smalti utilizzati, ad assicurare la salute delle unghie sono le onicotecniche che fanno bene il loro lavoro. "Che tu faccia una manicure con semipermannete, gel, acrygel o acrilico la salute delle tue unghie dipenderà dalla manualità dell’onicotecnica. Se sa eseguire una corretta limatura senza assomigliare la lamina durante la preparazione e la rimozione, difficilmente le unghie subiranno dei danni", ha spiegato Angelica. Il suo pensiero sulla questione divieti? Secondo lei non sono state prese in considerazione le onicotecniche che lavorano in casa (pari al 70% del totale): il loro lavoro non è stato ancora regolarizzato, dunque possono raggirare i divieti in modo abbastanza semplice, visto che non sono sottoposte a controlli.