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Alice Tai oro nel nuoto a 6 mesi dall’amputazione di una gamba: “Sto cercando di non piangere”

Impossibile è niente per Alice Tai, 23enne nuotatrice britannica salita sul gradino più alto del podio nei 100 metri dorso femminili categoria S10. Ai Giochi del Commonwealth ha scritto un’altra pagina incredibile della sua storia, umana e sportiva.
A cura di Maurizio De Santis
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Alice Tai festeggia sul gradino più alto del podio la conquista della medaglia d'oro.
Alice Tai festeggia sul gradino più alto del podio la conquista della medaglia d'oro.

Per Alice Tai la medaglia d'oro conquistata ai Giochi del Commowealth sei mesi dopo l'amputazione della gamba destra è il simbolo di una nuova rinascita. Quando ha vinto l'evento S8 nei 100 metri dorso femminili al Sandwell Aquatics Centre di Birmingham ha portato la mano sul viso e s'è lasciata prendere dalla commozione.

Non credeva che, dopo l'intervento di gennaio che aveva richiesto per il dolore all'articolazione, ce l'avrebbe fatta a essere di nuovo in vasca e subito competitiva. Sei mesi fa le hanno amputato parte della gamba destra sotto il ginocchio a causa di una malformazione che le procurava un dolore divenuto insopportabile.

La commozione e la felicita della nuotatrice britannica dopo la vittoria nei 100 metri dorso femminili categoria S10.
La commozione e la felicita della nuotatrice britannica dopo la vittoria nei 100 metri dorso femminili categoria S10.

"Non posso credere che sia appena successo. Sto cercando di non piangere", ha raccontato a caldo. Invece, è tutto vero. La forza di volontà l'ha aiutata ancora una volta. È la sua ‘migliore amica' da quando, nata con il piede destro torto, è stata costretta a subire 14 operazioni correttive prima dei 12 anni.

Durante quelle riabilitazioni infinite a lungo è rimasta sulla sedia a rotelle in attesa del recupero ma ha realizzato il suo sogno, spinta dalla passione per il nuoto. Ha iniziato a 8 anni e dal 2011 è stata inserita nella categoria S10 così da gareggiare anche in competizioni internazionali.

Il resto è storia di oggi, quella che "impossibile è niente", quella che ha scritto salendo per sette volte sul podio più alto ai Campionati del Mondo e alle Paralimpiadi. Dopo aver trascorso cinque mesi a imparare (di nuovo) a essere una nuotatrice d'élite, ha fatto il suo ritorno sulla scena iridata ai campionati di Madeira: a giugno scorso ha infilato al collo l'argento nei 100 metri stile libero S8. "E stato come ricominciare daccapo, ho dovuto rivedere tutta la mia tecnica di base".

È stato incredibile. Ma reale. Un esempio per tutti. Tai ha avuto cuore e animo d'acciaio anche quando, a causa della eccessiva sollecitazione sopportata dai gomiti per sorreggersi con le stampelle, ha dovuto saltare le Paralimpiadi di Tokyo. Da quell'ennesimo intervento è uscita più forte di prima e con la consapevolezza che niente l'avrebbe più fermata

"Non pensavo che sarei stata in grado di essere in gara in questa stagione – ha aggiunto Tai dopo il successo -. Sono molto grata al Team England che mi ha permesso di venire qui ed essere in vasca". Prossimo obiettivo: Parigi 2024.

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