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Hamilton: “Non ero mai entrato nell’hospitality Ferrari, avevo paura. Oggi l’ho fatto e ho capito”

Lewis Hamilton a Imola vivrà il primo Gp in Italia da pilota della Ferrari. Felice ed emozionato, il pilota inglese, però, ricorda le difficoltà del passato e il terrore del motorhome Ferrari.
A cura di Alessio Morra
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Il rapporto tra Lewis Hamilton e la Ferrari non è tutto rose e fiori. I tifosi, quelli veri che amano incondizionatamente i piloti della Rossa, lo supportano, i critici spuntano in ogni angolo. Lui per anni è stato il ‘nemico pubblico', ora si appresta a vivere la prima gara in Italia da ferrarista, a Imola dove ha raccontato un aneddoto gustoso, ma che ben fotografa la sua evoluzione. Il supporto che ha ricevuto è stato lampante, l'ennesima conferma di un amore vero e di un rapporto che ha cambiato natura.

Il rapporto complicato (in passato) tra Hamilton e l'Italia

Hamilton è sbucato in F1 nel 2007, era un giovane promettente, doveva essere l'alfiere di Alonso. Invece i due duellarono per il titolo con la Ferrari, che vinse per un punto con Raikkonen. Quello fu l'anno della spy story. Lewis divenne il rivale per eccellenza, l'anno seguente soffiò il titolo a Massa all'ultima curva, dell'ultimo giro, dell'ultimo Gran Premio. Poi ci sono stati anni in cui Hamilton ha sfidato Vettel e a Monza, purtroppo, va detto, ha ricevuto sonori fischi sul podio.

"Non sapevo dove andare, ho dovuto chiedere"

Ora è cambiato tutto. L'amore lo ha sentito già nei giorni scorsi, ma arrivato a Imola, nel tracciato del Santerno ha sentito il calore dei tifosi, che lo adorano. Ma nel giorno dedicato ai media, con il sorriso Hamilton ha raccontato che in passato ha avuto paura di entrare nell'hospitality della Ferrari. Parole che sono tutto sommato prevedibili, ma comunque fanno un po' specie, perché l'amore è incondizionato e la passione è infinita: "Qui ho vissuto un'esperienza nuova. È la prima volta che partecipo a una delle gare europee e vedo i motorhome. Sono arrivato stamattina e non sapevo dove andare, ho dovuto chiedere a qualcuno, mi serviva una guida. Ho visto i camion dell'ospitalità e ho ricordato che da quando ho iniziato in Formula 1 nel 2007 ci sono passato davanti tante volte, ma non ci sono mai entrato".

"Ho sempre avuto paura di metterci piede"

Poi ha aggiunto, sempre con un sorriso quasi imbarazzato: "Se devo essere sincero, ho sempre avuto paura di metterci piede perché ero con un'altra scuderia. Non ho mai superato il primo gradino. Oggi è la prima volta che entro in questo motorhome e credo che sia un'ulteriore conferma di essere qui. Si sa, poi, che gli italiani sono appassionati e che c'è passione per la Ferrari. Ma questo calore è molto più di quanto ci si aspetti ed è bellissimo".

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