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Lo Stadium fa 10 anni, Juve contestata: “Squadra distrutta e figure da cog**oni”

La stagione della Juventus non è iniziata nel migliore dei modi e il popolo bianconero ha voluto farsi sentire. Due striscioni sono stati appesi nella notte all’esterno dell’Allianz Stadium di Torino. Nel mirino Andrea Agnelli e le scelte societarie, specie dopo il mercato deludente che ha portato anche alla cessione di Cristiano Ronaldo.
A cura di Fabrizio Rinelli
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La stagione della Juventus non è iniziata nel migliore dei modi. I bianconeri di Massimiliano Allegri hanno conquistato solo un punto nelle prime due giornate di campionato in virtù del pareggio subito in rimonta contro l'Udinese e alla sconfitta casalinga contro l'Empoli. Una situazione, che aggiunta alla questione relativa alla cessione di Cristiano Ronaldo al Manchester United, ha fatto spazientire il popolo bianconero che ha contestato pesantemente il club. Gli ultras della Juventus, appartenenti allo storico gruppo dei ‘Viking', ieri sera hanno esposto due striscioni all'esterno dell'Allianz Stadium di Torino. Una mossa a sorpresa a pochi giorni dalle celebrazioni per i 10 anni dello Stadium (8 settembre 2011).

Il contenuto, dai toni durissimi, ha fatto luce sulla situazione attuale che sta vivendo la società. Il primo era infatti rivolto proprio al presidente Agnelli (e ad Alberto Pairetto, dirigente della Juve responsabile dei rapporti con i tifosi) che sottolinea la decisa contrarietà per le operazioni effettuate nell'ultima sessione di mercato, con la cessione del portoghese e l'arrivo dei soli Kaio Jorge, Kean e Locatelli"Squadra distrutta e uno stadio salotto.. Agnelli e Pairetto disastro perfetto".  Il secondo invece, riguardava nello specifico il tifo organizzato e le diatribe interne tra i gruppi ultras e il resto del tifo organizzato: "Ovunque tamburi e striscioni!! All'Allianz burattini e figure da cogli..i". 

La nuova strategia societaria di Agnelli non ha trovato il gradimento della tifoseria turbata anche dalle vicende della Superlega che pochi mesi fa hanno visto la Juventus finire nell'occhio del ciclone. Il popolo bianconero non ha gradito questo tipo di programmazione frammentaria con tre allenatori cambiati nelle ultime tre stagioni e una strategia di mercato che sembra essere ben lontana dalle operazioni ragionate che hanno fatto grande la Juventus dalla gestione Conte a quella del primo Allegri. Proprio al tecnico bianconero ora è affidato l'arduo compito di far dimenticare questo momento ai tifosi e far parlare il campo sperando che la squadra possa risollevarsi quanto prima e iniziare a macinare punti.

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