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Superlega europea di calcio

Così la Superlega avrebbe ammazzato i campionati: “Non c’erano soldi per tutti”

Il presidente della Liga Javier Tebas ha spiegato chiaramente che le squadre della Superlega “avrebbero svuotato di ogni risorsa tutti i campionati nazionali d’Europa”. La nuova competizione, infatti, potendo contare sulle migliori squadre del continente, avrebbe monopolizzato i diritti televisivi. I 4 miliardi di guadagni non sarebbero stati divisi con i campionati e le competizioni UEFA, che sarebbero stati spazzati via dal mercato televisivo mondiale.
A cura di Valerio Albertini
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"I numeri che hanno presentato non erano reali, stiamo parlando di una Superlega da Powerpoint". A parlare è Javier Tebas, presidente della Liga, che spiega come le cifre riguardanti i ricavi dai diritti televisivi della Superlega non rappresentassero la verità. Si parlava, infatti, di 4 miliardi di euro derivanti, appunto, dai diritti TV, che sarebbero serviti sia a sostenere i club appartenenti alla nuova competizione, sia a creare un fondo per i contributi di solidarietà da versare al resto della piramide calcistica, ovvero i campionati nazionali.

Tebas, però, è convinto che tali guadagni sarebbero stati impossibili da raggiungere, in quanto "non ci sono abbastanza soldi nel mercato mondiale dei diritti televisivi". O meglio, i 12 club avrebbero potuto anche ottenere cifre di quel livello o simile, ma "avrebbero svuotato di ogni risorsa tutti i campionati nazionali d’Europa", afferma ancora il presidente della Liga.

Perché la Superlega avrebbe decretato la fine dei campionati nazionali

Infatti, si tratta di un equilibrio che non avrebbe potuto reggere, in quanto i conti non sarebbero tornati sul mercato mondiale dei diritti televisivi. Per una competizione come la Superlega, sarebbe stato necessario avere a disposizione tutti questi fantomatici 4 miliardi di ricavi, che non sarebbero dunque stati divisi con i campionati nazionali. Il nuovo torneo avrebbe monopolizzato i diritti TV, svuotando gli accordi commerciali legati alle leghe di ciascun Paese e alle competizioni indette dalla UEFA.

Potendo contare sui migliori club della terra, infatti, la Superlega avrebbe attratto completamente gli investimenti delle televisioni, che non avrebbero avuto più alcun motivo né modo di capitalizzare con il resto delle competizioni. Con una mossa di questo genere, più che aiutare i campionati nazionali, la Superlega avrebbe decretato la loro fine, spazzandoli via dal mercato televisivo mondiale. Ai campionati e alle competizioni UEFA sarebbero rimaste solo le briciole, non potendo queste più contare sulla variabile che indirizza i soldi nel calcio: i campioni.

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