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Ancelotti: “Siamo in guerra. Il mondo è cambiato, quando tutto sarà finito vivremo il dopoguerra”

Il tecnico dell’Everton ha parlato della situazione provocata dalla pandemia che ha colpito il mondo: “Quello che è successo ci servirà da lezione. Il mondo sta cambiando e niente sarà più come prima, questa è una guerra e dopo vivremo un vero e proprio dopoguerra. Osservo la situazione dell’Italia, sono preoccupato ma so che è stato fatto un buon lavoro”.
A cura di Alessio Morra
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Carlo Ancelotti sta trascorrendo la sua quarantena in Inghilterra, dove lo scorso dicembre è tornato ad allenare e dove forse si tornerà a giocare tra un paio di mesi. La Premier non vuole stopparsi dopo 29 giornate e a breve prenderà una decisione sul futuro, che ovviamente interessa il tecnico dell'Everton, che ha anche qualche chance di qualificarsi per l'Europa League:

Vedremo cosa uscirà fuori dalla riunione. Uno degli aspetti importanti è che tutti i club riprendano contemporaneamente, che non ci siano disparità, che nessuno abbia un vantaggio sugli altri. Posteriormente, non importa il tempo di interruzione. I giocatori di oggi possono riprendersi fisicamente in 15 giorni. Non importa quando si riparte.

La preparazione atletica non è un problema

Anche, pochi mesi fa, quando era alla guida del Napoli Ancelotti ha dimostrato di essere un tecnico che non dà troppa importanza a una massiccia preparazione atletica. Iniziò il campionato con Koulibaly titolare dopo che il difensore era tornato dal Senegal da una decina di giorni. Questa linea l'ex di Milan e Psg la mantiene anche ora e crede che non ci saranno problemi di sorta alla ripresa per i suoi giocatori, che si faranno trovare pronti:

Stop lungo? I calciatori non hanno alcun problema a disputare una partita dopo sette-otto settimane di riposo. Ovviamente nessuno sarà al 100% una volta tornato, però tutti hanno la capacità di giocare, non ho dubbi. Tutte le squadre saranno nelle stesse condizioni fisiche. Ci alleneremo giocando. I calciatori non li sento quotidianamente, ma lo staff ha ciascuno di loro ha dato un programma.

Sono preoccupato per l'Italia. Il mondo dopo sarà diverso

L'allenatore dell'Everton dice che il mondo ha ricevuto una grossa lezione da questa durissima pandemia e afferma che niente sarà più come prima. Perché quando tutto finirà sarà come vivere il dopoguerra. Infine Ancelotti ha parlato anche della situazione dell'Italia, che osserva da lontano:

Ciò che ci è arrivato, serva da lezione. Il mondo sta cambiando, niente sarà più come prima: è come una guerra e vivremo un dopoguerra. Io esco al massimo una volta al giorno, mi tengo informato, guardo partite, osservo la situazione in Italia e non corro alcun rischio né per me né per chi mi è vicino. Sono preoccupato e triste perché vedo più di 600 persone al giorno morire in Italia, dove è stato fatto un buon lavoro. 

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