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La potenza di Alex Zanardi: oggi sa ancora ispirare e far sognare una medaglia olimpica

Oggi Alex Zanardi compie 55 anni e tutti noi dal 19 giugno 2020, giorno di un nuovo terribile incidente in handbike, lo aspettiamo. Ad aspettarlo ma anche a farsi ispirare dal suo esempio e dalle sue vittorie, lo sport paralimpico italiano, che a Tokyo 2021 ha vinto 69 medaglie totali. Tantissimi atleti hanno sottolineato come Zanardi sia stato la loro guida in ogni momento della loro carriera.
A cura di Jvan Sica
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Oggi Alex Zanardi compie 55 anni e tutti continuiamo a stare alla finestra, affacciati su un paesaggio grigio, nell’attesa che un suo gesto e una sua parola possa rischiararlo. Lo siamo dal 19 giugno 2020, quando il destino ha voluto che Alex Zanardi avesse di nuovo un terribile incidente in handbike mentre faceva quello che ama di più, fare sport.

Ma intanto noi non siamo fermi nell’attesa, o meglio il suo sport, lo sport paralimpico non sta con le mani in mano. Quello che Zanardi è per lo sport paralimpico, lo ha detto con parole giuste e vere il Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli, alla fine di una delle nostre grandi giornate durante le Paralimpiadi di Tokyo 2021: “Alex oggi non ha partecipato alla competizione, ma è presente a Tokyo, come fonte d’ispirazione, nella testa di questi straordinari atleti che stanno gareggiando con cuore e determinazione”.

E la nostra Paralimpiade è stata proprio questo, un continuo riferirsi a quel grande campione che adesso lotta per la vita ma che ha in ogni attimo ispirato, convinto, sospinto, aiutato, determinato le carriere sportive di tanti nostri atleti paralimpici vincenti e non che abbiamo visto in Giappone. A parlare di Alex soprattutto i suoi “compagni” di handbike, disciplina in cui siamo stati capaci di vincere tanto e con diversi atleti. Tutti loro hanno parlato di Alex prima e dopo le gare giapponesi, sottolineando la sua importanza.

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Una delle prime a farlo, Katia Aere, bronzo nella gara su strada a 50 anni: “Ringrazierò sempre Alex Zanardì, perché è anche merito suo se ho imparato ad amare questo sport. Questa medaglia è anche sua”. A ruota Giovanni Achenza, bronzo nel Triathlon: “Ho corso con le ruote di Alex Zanardi, questo mi ha dato una grande spinta per arrivare al podio”. E non poteva mancare il ct del nostro squadrone, Mario Valentini: “Continuiamo a correre con Alex nel cuore per fare ancora meglio”. E quando Paolo Cecchetto, Luca Mazzone e Diego Colombari hanno vinto la gara di Mixed team relay H1–5, hanno urlato il suo nome e cantato la loro voglia di rivederlo ancora una volta in mezzo a loro. “Abbiamo raggiunto l'obiettivo che abbiamo sognato per cinque anni, finalmente il nostro sogno si è realizzato. Un pezzo di questa medaglia va anche ad Alex”.

Questi sono solo alcuni degli attestati prima di tutto di stima per il grande campione che Alex Zanardi è stato ed è, un campione che sa mostrare il talento e sa far comprendere anche quanto il sacrificio sia importante per raggiungere un grande risultato. Ma queste parole sono anche un attestato di affetto meraviglioso, da parte di chi è nel mondo di Alex e sa quanto contano il suo esempio, le sue parole, le sue gesta, le sue vittorie.

Oggi Alex non potrà festeggiare con tutti questi atleti che lo guardano come al grande mito sportivo a cui tendere a da cui farsi ispirare. Ma le loro frasi “olimpiche” non sono solo un messaggio in una bottiglia, sono un forte richiamo che siamo certi Alex ascolterà.

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