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Tra i tagli della Rai colpito anche Pino Strabioli: “Cancellano il mio programma sui libri, ho ricevuto insulti omofobi”

Il conduttore si confessa al Corriere della Sera dopo l’esclusione dai palinsesti della prossima stagione: “Sono amareggiato. Dopo 32 anni non vorrei trovarmi fuori dalla Rai”. I commenti omofobi sui social: “Sono gay, ma vivo la mia sessualità in modo tormentato dopo la morte di un amico per HIV”.
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La Rai continua a sfoltire la sua offerta culturale e tra i programmi che non troveranno spazio nei palinsesti della prossima stagione c'è anche Il Caffè, la trasmissione dedicata ai libri condotta da Pino Strabioli su Rai 1. Una decisione che ha profondamente amareggiato il conduttore, che al Corriere della Sera ha deciso di aprire il cuore con una confessione intima e dolorosa.

"Lavoro in Rai da 32 anni, non voglio andarmene"

"Sono amareggiato, ma non amo lo scontro", confessa Strabioli parlando dell'esclusione del suo programma dai palinsesti. "Lavoro in Rai da 32 anni e mi dispiacerebbe non restare in questa casa del servizio pubblico". Una dichiarazione che tradisce tutto l'affetto per un'azienda che ha sempre considerato casa sua, nonostante la delusione per una decisione che considera inspiegabile. Il conduttore non nasconde la sua perplessità per il taglio di quello che definisce "una delle pochissime trasmissioni che parlano di libri, peraltro un programma alla sesta edizione, con ottimi ascolti, costi irrisori e senza ospiti a pagamento". Una scelta che appare ancora più incomprensibile considerando la scarsità di programmi culturali nel panorama televisivo italiano.

Gli attacchi omofobi sui social: "Dicono che mi hanno fatto fuori perché sono gay"

Ma oltre al dispiacere professionale, Strabioli deve fare i conti anche con una realtà più amara: gli attacchi sui social. "Ho ricevuto commenti inqualificabili: scrivono che mi hanno fatto fuori perché, dicono, ‘sono di sinistra e omosessuale', come se fossero delle colpe", racconta con amarezza. Tuttavia, il conduttore trova conforto nella solidarietà ricevuta: "A fronte di questo piccolo gruppo di odiatori, c'è stato un enorme sostegno in favore della trasmissione, cosa che mi riempie di gioia". Un sostegno che dimostra come il pubblico apprezzi la qualità e l'importanza culturale del suo lavoro.

La confessione intima: "Vivo la sessualità in modo tormentato"

Per la prima volta, Pino Strabioli decide di parlare apertamente della sua vita privata, rivelando un aspetto doloroso del suo rapporto con la sessualità. "La vivo in modo tormentato", confessa. "Avevo vent'anni quando un carissimo amico morì di Hiv e da allora è come se avessi tirato il freno alla passione". Una perdita che ha segnato profondamente la sua esistenza, influenzando per sempre il suo approccio alle relazioni. "Ho avuto due relazioni importanti, ma molto cerebrali, con pochissimo eros", racconta con una sincerità disarmante. "Forse sono sempre stato attratto da personalità magnetiche perché, inconsapevolmente, vivo le grandi passioni per delega".

I genitori e gli anni della ribellione

Il racconto di Strabioli si fa ancora più personale quando parla dei suoi genitori e della sua giovinezza. La madre, "allegra, vitale, trapiantata da Roma a Orvieto e per questo animata da una folle nostalgia di Roma", era una figura protettiva: "Non mi ha mai voluto mandare all'asilo. Mi ha dovuto mandare per forza alle elementari, altrimenti avrebbe rischiato una denuncia". Il padre invece era "poliziotto, donnaiolo, leggero. Forse è stato per farsi perdonare da me che non ha mai esercitato una vera autorità paterna". Una dinamica familiare che ha probabilmente influito sulla formazione del carattere del futuro conduttore.

Una confessione che rivela un uomo complesso, segnato da dolori profondi ma capace di trasformare le sue esperienze in una sensibilità particolare, quella stessa che ha reso Il Caffè un programma unico nel panorama televisivo italiano. Ora resta da vedere se la Rai saprà riconoscere il valore di questa voce autentica e se troverà spazio per riportare in video uno dei suoi conduttori più raffinati.

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