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Bruno Vespa dopo il TG1, il CDR del TG2: “Il nostro telegiornale schiacciato, Rai ci rispetti”

Da lunedì 27 febbraio, Bruno Vespa andrà in onda tutti i giorni con una striscia quotidiana di informazione dopo il Tg1 delle 20:00. Il CDR del Tg2 ha scritto all’Amministratore Delegato Carlo Fuortes per contestare l’orario di messa in onda scelto.
A cura di Daniela Seclì
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Da lunedì 27 febbraio, partirà su Rai1 il nuovo programma di Bruno Vespa, una striscia quotidiana di informazione che dovrebbe durare cinque minuti, collocata subito dopo il Tg1 delle 20:00. Così, in queste ore, il CDR del Tg2 ha scritto all'Amministratore Delegato Carlo Fuortes per contestare l'orario di messa in onda scelto e che coincide con quello del Tg2 della sera:

Gentile Amministratore Delegato, gentili Consiglieri, apprendiamo da notizie di stampa della nuova striscia quotidiana affidata a Bruno Vespa in onda dal 27 febbraio. E ancora una volta rimaniamo stupiti per la collocazione oraria scelta: in contemporanea con la partenza del nostro Telegiornale delle 20.30.

Il CDR del Tg2 scrive a Carlo Fuortes

Il CDR del Tg2, in una lettera, rimarca come l'orario prescelto per il nuovo programma di Bruno Vespa possa rischiare di danneggiare l'edizione serale del telegiornale, schiacciato tra la nuova proposta di Rai1 e Il cavallo e la torre, striscia quotidiana di Marco Damilano, in onda su Rai3:

Un’edizione che sarà schiacciata da una parte dal nuovo programma di Vespa su Rai1, dall’altra dalla striscia quotidiana di Marco Damilano su Rai3. Senza considerare l’annoso problema del traino che lascia la linea al nostro Tg della sera con uno share a dir poco imbarazzante. Sotto organico di oltre venti unità, motivati dalla passione professionale e dall’attaccamento alla Testata non abbiamo mai smesso di contribuire ad un’informazione puntuale e tempestiva del Tg2.

La richiesta alla Rai

La lettera del CDR del Tg2 si conclude con una richiesta alla Rai: "Realizziamo 4 edizioni del Tg, un’ora di trasmissione al mattino con Italia, Tg2Post e quindici rubriche, per alcune delle quali torniamo a rivendicare una collocazione oraria migliore. Cos’altro dobbiamo fare per chiedere all’Azienda di rispettare e sostenere il nostro lavoro? Ci aspettiamo con urgenza un segnale che rassicuri le giornaliste e i giornalisti del Tg2".

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