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Sgarbi difende Morgan sulla frase omofoba: “Non era un insulto, essere gay oggi è normale”

Il sottosegretario alla Cultura a difesa di Morgan dopo la bufera che si è abbattuta su quest’ultimo per le frasi omofobe pronunciate durante un concerto: “Essere gay oggi è una condizione normale, lui ha indicato una condizione ormai legittimata, non insultante”.
A cura di Andrea Parrella
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Anche Vittorio Sgarbi scende in campo per dire la sua sul caso Morgan, l'artista che da diverse ore è al centro delle polemiche per le sue parole durante uno spettacolo a Selinunte, dove ha insultato delle persone tra il pubblico utilizzando l'epiteto "fr***o di merda". Parole per le quali lo Sgarbi ha parlato della vicenda a Adnkronos, difendendo il cantante che: "Ho parlato a lungo con Morgan, gli ho detto di scusarsi spiegandogli che quando una persona si confronta con il pubblico deve imparare a controllarsi perché si deve ricordare che chi offende resta anonimo per cui Morgan dovrà pure farsi carico delle offese ricevute. Ma dire fro.. non è un'offesa".

Sgarbi a difesa di Morgan

Così il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi ha difeso l'artista al quale è vicino da tempo, che pure si era scusato per quanto detto. Sgarbi ha parlato dello scalpore mediatico scatenatosi intorno Morgan dopo i fatti accaduti durante il concerto al Parco Archeologico di Selinunte dedicato a Franco Battiato.  "Essere gay oggi è una condizione normale – prosegue Sgarbi – lui ha indicato una condizione ormai legittimata, non insultante. Morgan ha legittimamente espresso una sua condizione di dolore, quello di essere frainteso e di non essere compreso. La reazione certo – ammette – è stata esagerata da parte sua perché anche se hai ragione ti devi inca… per pochi secondi, non per mezza ora. Bastava dire: ‘Lo spettacolo è mio e parlo di quello che voglio"'. 

"Perché punirlo?"

In queste ore si parla della possibilità che Morgan, dopo le frasi omofobe, possa rischiare di perdere il suo posto a X Factor e, in generale, in televisione. Così conclude Sgarbi: "L'artista maledetto è un artista grande. Lui è un maledetto vero e autentico, non è finto, non recita. Il vero maledetto non danneggia gli altri ma solo se stesso. Quindi perché punirlo? Così come si legittima qualsiasi trasgressione dovrebbe essere legittimata anche la sua ma se si volesse punire solo lui in realtà si creerebbe un paradosso perché confermerebbe che l'ultimo vero trasgressivo è Morgan".

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