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News su Andrea Papi, ucciso da un orso in Trentino

Licia Colò: “Ingiusto abbattere l’orsa che ha ucciso Andrea Papi. La si catturi e viva in gabbia”

La conduttrice Licia Colò si accoda al coro di proteste scatenate dalla decisione del presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, di abbattere l’orsa che ha ucciso il giovane Andrea Papi.
A cura di Stefania Rocco
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La conduttrice televisiva Licia Colò si accoda al coro di proteste sollevate dalla decisione di Maurizio Fugatti, presidente della Provincia Autonoma di Trento, di abbattere l’orsa Jj4 che ha provocato la morte del giovane Andrea Papi, aggredito nei boschi di Caldes. A qualche ora dai funerali dello sfortunato runner ucciso dall’orsa mentre faceva jogging tra le sue montagne, Colò, in un'intervista a La Stampa, si dice contraria alla decisione di abbattere l’animale:

Credo nel valore della natura, sono convinta che il mondo non ci appartenga. Per cui, se Jj4 è un esemplare problematico va allontanata ma farne un capro espiatorio è amorale.

Licia Colò: “L’orsa non raccolga le colpe di tutti”

Interpretando un pensiero cui ha dato voce, solo poche ore fa, anche il papà di Andrea Papi, Colò ha continuato: “Una persona morta è una tragedia. Non sarebbe mai dovuto accadere. Ma l'orsa si prenderà le colpe per tutti. Non me la sento di dire che un esemplare che ha ucciso deve stare lì perché ne ha il diritto. Ma abbatterla ed eliminare altri orsi problematici è scorretto. Siamo noi che li abbiamo messi li e poi abbiamo cambiato idea. Ha ‘fatto l'orsa'. Perché ucciderla? Va spostata o catturata: vivrà il resto dei suoi giorni in gabbia”. Sul progetto Life Ursus, Colò ha aggiunto:

Non avrei messo gli orsi dove la gente non li voleva. Gli abitanti del posto non sono mai stati entusiasti. Non è mai stato fatto un discorso corretto per abituare la gente a conviverci. Non sono state spiegate le potenzialità della presenza dell'orso sul territorio. Ma, una volta che gli orsi sono stati reintrodotti, bisognava imparare a farlo. Soprattutto perché sono stati presi soldi dalla comunità europea.

Il padre di Andrea Papi: “Rabbia per chi non ha agito prima”

A puntare il dito contro chi ha gestito con leggerezza il progetto Life Ursus è stato Carlo, padre di Andrea Papi. Intervenuto durante i funerali del figlio, l’uomo ha dichiarato: “Oggi per noi le notti sono lunghissime. Notti piene di ricordi, di nostalgia, notti di rabbia verso chi non ha agito prima. Rabbia perché si poteva evitare e ora non si può tornare indietro. Ma non siamo gli unici a non poter dormire: chi ha responsabilità di tutto questo non può dormire sonni tranquilli”. Rivolgendosi direttamente ad Andrea ha quindi concluso:

Andrea dobbiamo darti giustizia, darti dignità. È l'unica cosa che possiamo fare oggi. Se qualcuno ha fatto degli errori, faccia un passo indietro, si toglie la corona e faccia mea culpa, riporti le cose a come dovevano essere.

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