Usa: nel Parmesan grattugiato pasta di legno al posto del formaggio

Da anni l'Italia si batte per la messa al bando negli Stati Uniti dei formaggi che imitano il Parmigiano ma che non hanno nulla del nostro prodotto alimentare di eccellenza e ora a dargli una mano potrebbe essere la Food and Drug Administration statunitense. L'ente statale Usa per il controllo sui prodotti alimentari, infatti, durante controlli a campione, ha scoperto che alcune confezioni del cosiddetto parmesan grattugiato e venduto come "cento per cento Parmesan" in realtà di formaggio ce n'è poco. Per la FDA l'impasto in vendita infatti sarebbe composto da una alta percentuale di pasta di legno. Si tratta di un additivo non dannoso a un livello compreso tra il 2 e il 4 per cento ma che a queste percentuali è molto rischioso.
La vicenda ha avuto avvio nel 2012 quando a seguito di alcuni test fatti da ‘Bloomberg News' la Food and Drug Administration si è occupata del caso. Dopo diversi controlli l'ente si è imbattuto nel prodotto della "Castle Cheese Inc" , una delle ditte Usa che produce finto parmigiano da decenni. Le analisi hanno sorpreso tutti visto che il prodotto non solo non era Parmigiano Reggiano ma all'interno aveva una varietà di materiali inaspettati oltre i limiti della normativa consentita negli Stati Uniti per qualsiasi tipo di formaggio. L'azienda è stata sanzionata e nei prossimi giorni è atteso il giudizio per il presidente della compagnia.
"Il fatto che nel formaggio grattugiato meno del 40 per cento del prodotto sia un prodotto caseario è grave", ha spiegato Neal Schuman, responsabile della più grande azienda di distribuzione dei formaggi stagionati italiani negli Usa. "La vicenda della cellulosa nelle confezioni di formaggio americano proposto come “parmesan” dimostra da una parte che la sicurezza, anche negli Usa, risiede solo nell’acquisto di autentico Parmigiano Reggiano e, dall’altra, ripropone l’urgenza di nuove norme di tutela anche negli Stati Uniti", hanno chiarito dall’Ente di tutela del Parmigiano.