Ricarica la sigaretta elettronica sul bus, panico bomba tra i passeggeri

In un periodo come questo caratterizzato purtroppo da sanguinosi assalti terroristici, anche un semplice gesto quotidiano come ricaricare una sigaretta elettronica rischia di generare un ingiustificato panico tra i cittadini. È proprio quello che è accaduto ad un ragazzo britannico di 25 anni, Chris Barron, che venerdì sera intorno alle 20.30 si trovava a bordo di un autobus partito da Glasgow e diretto ad Ayr, nella Scozia meridionale. L'uomo ad un certo punto del viaggio aveva deciso di occupare il tempo ricaricando la sua sigaretta elettronica con del nuovo liquido che aveva in una boccetta e una nuova pila. Un gesto normale che però, come racconta il quotidiano locale Daily Record, ha generato un allarme bomba a bordo con conseguente blocco del bus, della strada e l'arrivo dei poliziotti.

Ovviamente quando il 25enne ha mostrato agli agenti che si trattava solo di una normale sigaretta elettronica, i poliziotti hanno capito l'errore, si sono scusati per il falso allarme e hanno fatto ripartire il mezzo pubblico. "Se qualcuno mi avesse chiesto cosa stavo facendo con la sigaretta elettronica avrebbero potuto evitare di farne un dramma" ha commentato il ragazzo ai media locali, raccontando: "Avevo le cuffie in testa ma ho sentito una donna dire di sentirsi poco bene, e che c'era uno strano odore. Mi sono chiesto se stessero parlando di me, ma nessuno ha osato dire niente. Poi l'autista ci ha chiesto di scendere dall'autobus e ci siamo ritrovati sotto una pioggia battente per almeno 45 minuti ad aspettare al gelo che la polizia arrivasse". "Non credo di somigliare a un terrorista, ma qualcuno deve averla pensata diversamente. Mi sono reso conto che stiamo vivendo in un mondo troppo suscettibile" ha concluso il 25enne.