video suggerito
video suggerito

Restituita la scorta al Capitano Ultimo, il carabiniere che arrestò Riina

La scorta al carabiniere, condannato a morte da Cosa Nostra, era stata revocata il 9 gennaio dal prefetto di Roma Pecoraro.
A cura di D. F.
872 CONDIVISIONI
Immagine

Il Comitato Provinciale di Roma per la Sicurezza ha restituito la scorta al capitano Ultimo – al secolo Sergio De Caprio – l’ufficiale dell’Arma che arrestò il capo della mafia Toto Riina il 15 gennaio del ’93. Gli era stata revocata il 9 gennaio scorso ma la decisione aveva suscitato non poche proteste, anche grazie ad un articolo apparso sul settimanale Panorama. Sulla testa dell'ufficiale dei carabinieri infatti pende una condanna a morte da Cosa Nostra. Nei giorni scorsi Totò Riina è tornato al centro delle cronache grazie alla pubblicazione delle intercettazioni della sua "ora di socialità", che il capo mafia ha trascorso con un boss della Sacra Corona Unita e durante la quale sovente ha minacciato di voler attentare alla vita del pubblico ministero della trattativa stato-mafia Nino Di Matteo.

Sulla decisione di togliere la scorta al capitano Ultimo si era pronunciata anche Rita Dalla Chiesa, figlia del generale Carlo Alberto: "Difendendo Capitano Ultimo è un po' come se difendessi mio padre – ha detto – perché anche a lui stanno facendo quello che fecero con mio padre: cercare di isolarlo non permettendogli neanche di fare carriera e di diventare generale. E’ un uomo libero, libero come mio padre: togliergli la protezione significa condannarlo a morte”. Due giorni fa anche il senatore Aldo Di Biagio aveva presentato un'interrogazione parlamentare al ministro dell'Interno affinché sollecitasse un intervento di rettifica della decisione del Comitato.

872 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views